Torna l’elezione diretta nei Liberi Consorzi le ex province della Regione siciliana. Con un inatteso colpo di mano la commissione bilancio ha stravolto il programma dei lavori e trovato la copertura finanziaria mettendo le basi per una elezioni probabilmente già a giugno prossimo.
Il colpo di mano è maturato in silenzio durante una seduta che doveva essere solo un passaggio tecnico in vista della finanziaria regionale. La legge di stabilità dovrebbe essere, infatti, incardinata per il prossimo mese e si spera di poterla approvare entro la fine dell’anno ponendo fine alla piaga dell’esercizio provvisorio ricorrente di anno in anno e alla paralisi periodica della spesa pubblica.
La seduta era dedicata all’approvazione dell’aggiornamento del Nadefrs ovvero la nota di aggiornamento del documento economico e finanziario della Regione siciliana. La nota contiene le nuove previsioni di crescita e sviluppo e i dati base indispensabili per poi poter trattare la Legge di stabilità
Con un emendamento che aggiunge due commi all’articolo 4 viene approvata la copertura finanziaria per gli oneri che deriveranno dalle cariche elette nelle nuove province. Oneri che sono a carico delle province stesse ma con un contributo regionale che viene fissato in 2 milioni e 833 mila euro aggiuntivi rispetto ai trasferimenti nel 2024 e 5 milioni 766mila euro a partire dal 2025.
La differenza è data dalla previsione che le elezioni si tengano a giugno dunque nel 2024 i nuovi eletti restino in carica nelle funzioni per solo metà dell’anno ed abbiano, dunque, un costo dimezzato sul bilancio 2024
Di fatto nel testo originale erano già stanziati 5 milioni, con l’attuale stanziamento aggiunto si arriva a dieci. Il costo complessivo è stimato in venti milioni l’anno quindi con elezioni a giugno, magari insieme alle europee, i fondi pe ril 2024 ora ci sono
Adesso da scegliere c’è solo la data e la maggioranza sembra intenzionata a dar vita ad un election day accorpando le provinciali alle Europee ma la fattibilità è tutta da capire con la nuova norma e con l’incrocio delle norme europee in materia. Non tutti, inoltre, sembrano essere d’accordo. Ma per giocare questa partita ci saranno ancora almeno 3 mesi dopo l’approvazione della Finanziaria.
“La legge di riforma elettorale per la reintroduzione delle Province in Sicilia ha ottenuto il parere della commissione Bilancio ed è ormai pronta per approdare in Aula. Manca soltanto la presa d’atto della Prima Commissione, presieduta dall’On. Ignazio Abbate della Democrazia Cristiana, che, come tutto il nostro partito, è un grande
sostenitore del ritorno delle province e che vogliamo ringraziare per il lavoro svolto. L’approvazione della legge sarà un impegno mantenuto con gli elettori siciliani del governo Schifani. È un risultato importante che ci consentirà una migliore rappresentanza democratica e la salvaguardia del territorio” dice il segretario nazionale della
DC, Totò Cuffaro.
E intanto il pd ha già il candidato in pectore “La norma, approvata in commissione Bilancio dell’Ars, che prevede la reintroduzione dell’elezione diretta dei Presidenti delle province è una buona notizia, così come è una buona notizia la volontà politica, praticamente unanime, di accelerare il percorso in Parlamento” dice Fabio Teresi, dirigente del Pd e candidato alla carica di Presidente della Provincia di Palermo
“Adesso- continua Teresi – tocca alla politica e per quello che ci riguarda alla coalizione di centro sinistra: acceleriamo su programma e classe dirigente per non trovarci impreparati alla sfida della prossima primavera. Noi siamo in già campo e ribadiamo la disponibilità al confronto politico per portare alla vittoria il PD ed il fronte progressista.”