Il comune di Palermo studia un piano per allargare ancora le aree pedonalizzate del centro storico e mette in atto un mini test per trasformare via Maqueda dal teatro Massimo alla stazione centrale e corso Vittorio Emanuele da Porta Felice alla cattedrale in due isole pedonali. E’ quello che il Comune sperimenterà nel corso delle vacanze pasquali.
Dopo l’annuncio di ieri della nuova Ztl in via Montalbo e la trasformazione di via Emerico Amari in una “rambla” stile Barcellona, il comune palermitano avvia una vera e propria sperimentazione sul campo che vedrà la pedonalizzazione totale di via Maqueda dal Teatro Massimo alla Stazione Centrale e di Corso Vittorio Emanuele da Porta Felice alla Cattedrale durante i giorni di Pasqua e del Lunedì dell’Angelo. La chiusura sarà infatti attiva dalle 15.30 di sabato alle 7 del mattino di martedì. Sarà garantito l’accesso, purché a passo d’uomo e con sosta massima di 30 minuti, ai mezzi dediti al trasporto dei turisti (taxi, carrozze e motocarrozzette).
Per l’Assessore Giusto Catania si tratta di un “mini test, di quale potrebbe essere l’effetto di una chiusura totale dei due assi del centro storico una volta che sarà stato istituito il doppio senso di marcia in via Roma. “Un test – dice l’assessore – utile a valutare l’effetto, partendo da giorni nei quali è prevedibile vi sia un consistente calo del traffico veicolare ed un contemporaneo aumento di pedoni in quell’area”.
Per il Sindaco “questo provvedimento è ovviamente sperimentale ed estremamente limitato, ma va nella direzione intrapreso da anni per la sempre maggiore pedonalizzazione di tante aree”. “E’ sotto gli occhi di tutti – sottolinea Orlando – che via Maqueda sta rinascendo, come il Cassaro alto è rinato grazie alla pedonalizzazione. Un percorso positivo che ha ricadute che vanno ovviamente ben oltre il centro storico anche grazie a provvedimenti, come questo, che ci hanno permesso di calibrare nel tempo e progressivamente le scelte, sempre fatte in collaborazione e sinergia con i residenti, i commercianti e la Circoscrizione”.