Un approccio alla medicina ed alle cure che tenga conto delle differenze di genere uomo/donna per meglio aiutarli ad affrontare le patologie.
E’ questo l’obiettivo di un importante congresso internazionale, che avrà sede a Palermo, e nel corso del quale per la prima volta in Italia, 300 specialiste provenienti da ogni parte del mondo si confronteranno proprio sull’approccio di genere alle cure e alla salute.
L’evento medico e scientifico in occasione del XXXVIII Congresso Nazionale dell’Associazione Italiana Donne Medico inizierà domani a partire dalle 8.30 a Palazzo dei Normanni e proseguirà il 28 e 29 aprile 2018 presso il Circolo Unificato Esercito.
“E’ un meeting unico nel suo genere – spiega Marina Rizzo, responsabile della sezione di Palermo dell’Associazione Italiana Donne Medico – perchè diagnosi, patologia e cura differiscono in base al sesso, così come l’approccio ai pazienti. Di solito – prosegue la dottoressa Rizzo – i congressi sono dedicati ad una patologia specifica. A Palermo invece arriveranno donne medico di differenti specializzazioni accomunate nell’affrontare gli aspetti di genere delle malattie. Ci saranno ad esempio ginecologhe, cardiologhe, neurologhe, che parleranno delle differenze importanti nelle patologie.
Molte malattie cardiache al femminile, ad esempio, non sono ben conosciute.
Parleremo anche del dolore, che solo negli anni Novanta si è iniziato a studiare. Le donne e gli uomini rispondono al dolore in maniera completamente diversa a motivo delle loro differenze ormonali, così come in molti non sanno, che anche gli uomini finiscono in carrozzina per l’osteoporosi che si ritiene erroneamente essere una malattia esclusivamente femminile.
La medicina di genere si va sempre più diffondendo per poter curare meglio le persone. Ci permette di diffondere studi, informazioni e ricerche proprio negli aspetti che differenziano uomo e donna”.
Altro argomento che verrà trattato in occasione del congresso è quello delle aggressioni negli ospedali a danno del personale sanitario. Un escalation di episodi di violenza inaccettabile e che preoccupa.
“Purtroppo la violenza – commenta ancora la dottoressa Rizzo – si diffonde anche per emulazione. Ma a Palermo qualcosa sta cambiando. Sono stata invitata al tavolo tecnico a cui partecipano l’assessore Razza, il prefetto di Palermo, i manager delle Asp e le forze dell’ordine. E’ già pronto un programma di prevenzione. Si tratta di provvedimenti che permettono di intervenire tempestivamente”.
Della violenza negli ospedali spesso sono vittime proprio le donne. Come accaduto nel Catanese, dove una dottoressa della guardia medica notturna è stata violentata.
“Stiamo cercando di potenziare la sicurezza – conclude la dottoressa Rizzo – anche attraverso la riorganizzazione. L’idea è quella di accorpare le guardie mediche più isolate e ‘spostarle’ in un presidio più centrale. Questo permette tra l’altro agli utenti di avere più medici a disposizione, ed ai colleghi di lavorare con maggiore serenità.
C’è l’impegno di tutti per ridurre ed azzerare la violenza, ci vorrà del tempo certo, ma la strada intrapresa è positiva e caratterizzata da univocità d’intenti tra tutte le istituzioni coinvolte”.