E’ stato identificato dalla polizia il giovane picchiato in via Maqueda lo scorso giovedì e che si trova in come all’ospedale Policlinico. E’ arrivato a Lampedusa e dovrebbe avere vent’anni. Non si sa ancora se è arrivato come minore non accompagnato o già maggiorenne. L’unica cosa certa è che è arrivato senza alcun familiare. Per questo adesso il consolato sta cercando la famiglia.

Condizioni rimangono gravissime

Le sue condizioni sono gravissime e serve il consenso dei genitori per iniziare l’osservazione di morte cerebrale. Le lesioni cerebrali sono molto estese. Oggi verrà sottoposto a un nuovo percorso di valutazione dell’attività cerebrale. I medici non hanno ancora dichiarato la morte cerebrale, anche perché attendono che vengano contattati i familiari.

Le indagini

Sul fronte indagini la polizia sta rintracciando sia il gruppo di connazionali con cui la vittima stava in via Maqueda nella zona di via Fiume, sia il gruppo di palermitani arrivati da Ballarò per dare una lezione ai giovani nordafricani. All’origine della rissa sfociata nel tento omicidio del migrante c’è una lite fra i ragazzi magrebini e un venditore di pannocchie. Pare che il venditore desse fastidio al gruppo.

Le testimonianze

Dalle testimonianze dei residenti il gruppo di nordafricani pretendeva di avere il controllo su quel tratto di isola pedonale di via Maqueda e non voleva la presenza dell’ambulante. Da lì sarebbe nata la discussione. Gli inquirenti, coordinati dal procuratore aggiunto Ennio Petrigni, hanno sentito tutti i testimoni del pestaggio e stanno visionando tutte le telecamere della zona.

L’allarme dei residenti

“Dopo i fatti accaduti ieri sera, che sono solo l’ennesima giornata di violenza “vedi i precedenti”  nello specifico la rissa che ha coinvolto un ragazzo di 17 anni che si trova in gravi condizioni e a cui va un augurio di pronta guarigione. Il gruppo continua a sollecitare al prefetto di Palermo Massimo Mariani, al questore di Palermo Maurizio Calvino e a tutti gli organi che si occupano di sicurezza, di voler considerare l’area in questione come sito particolarmente sensibile tanto da dover attivare misure di sicurezza  preventive,  inserendolo in agenda  e programmando  interventi sistematici rientranti nelle operazioni ad alto impatto”.

Lo chiedono i residenti che si sono costituiti in comitato e chiedono interventi per rendere quel tratto di strada sicuro e soprattutto una volta per tutto riqualificarlo come altre zone di Palermo.

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