La nazionale femminile di pallavolo è in finale ai Mondiali in Giappone. Le azzurre stanno conquistando il mondo, attirando l’attenzione partita dopo partita, di milioni di italiani. Ormai manca solo l’ultimo gradino prima della vetta: la finale contro la Serbia. Tra le pallavoliste azzurre spicca una siciliana, palermitana per la precisione, Miriam Sylla.

LECCE – PALERMO: LE PROBABILI FORMAZIONI

Miriam Sylla è una schiacciatrice nata nel capoluogo siciliano l’8 gennaio 1995 e di origini ivoriane. La sua è una storia bella, di quelle difficili ma emozionanti. Il papà di Miriam si trasferisce in Italia, a Bergamo (insieme al cognato), dalla Costa d’Avorio prima ancora di avere figli, in cerca di fortuna.

L’esperienza tuttavia è negativa: non c’è lavoro, non c’è casa e fa molto freddo. Il cognato rischia addirittura di perdere le mani per via del congelamento. E’ lì che il papà di Miriam, Abdoulaye, rischia il tutto per tutto e si trasferisce a Palermo per trovare lavoro (un paradosso penserete).

Invece nel capoluogo siciliano, dopo le difficoltà iniziali, Abdoulaye conosce una persona speciale: Maria. Maria è una signora palermitana che senza conoscere tantissimo l’ivoriano gli concede la possibilità di fare le pulizie a casa sua e gli offre un’abitazione. E’ qui che Abdoullaye ha l’opportunità di fare arrivare la moglie, Dimata, con la quale daranno alla luce Miriam.

Sylla dunque cresce tra l’amore dei nonni (come li chiama lei) Maria e Paolo che dal nulla hanno dato la speranza ai suoi genitori di costruirsi un futuro. Ma dopo poco tempo la famiglia si trasferisce nuovamente al nord, a Lecco per l’esattezza. Il motivo? Un fratello della mamma è li per fare il calciatore e tutti sperano in un suo aiuto per tirare avanti.

Ma come è nato l’amore di Miriam Sylla per la pallavolo? La palermitana, ha confessato qualche tempo fa a l’Eco di Bergamo, che nemmeno voleva impegnarsi in questo sport, anzi, dopo i primi allenamenti cominciò a odiarlo. Fu una sua amica a convincerla per la prima volta. Lei in realtà voleva fare danza classica. Ma dopo poco tempo gli allenatori capirono le potenzialità della giovane siciliana e la persuasero a non mollare.

Oggi è schiacciatrice dell’Imoco, società di serie A1 femminile di Conegliano, in Veneto. Nonchè uno dei pilastri portanti della nostra nazionale che in Giappone sta incantando il mondo intero. E guai a chiederle se si sente più ivoriana o italiana, lei preciserà sempre: “Italiana, ma più siciliana che del nord“.

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