Palermo

Sgomberato dagli abusivi l’ex convento Santa Maria della Pietà di via Alloro

Sgomberato questa mattina l’ex convento Santa Maria della Pietà che si trova nel quartiere Kalsa tra via Alloro e la discesa dei Bianchi occupato da 29 persone, tra uomini, donne e bambini.

Forze dell’ordine in massa

In massa sono intervenuti questa mattina agenti di polizia, carabinieri, vigili del fuoco, agenti della polizia municipale, sanitari del 118. Le famiglie saranno ospitate in albergo.

Lo sgombero nelle scorse settimanel’ex convento

Nei giorni scorsi è iniziato lo sgombero dell’ex convento occupato che si trova in via Alloro a Palermo. Agenti di polizia, carabinieri e vigili del fuoco da questa mattina hanno fatto uscire famiglie e immigrati che avevano trovato lì rifugio. Si tratta per lo più di alcune famiglie palermitane e alcuni migranti. Le operazioni si sono svolte senza alcuna tensione. Gli occupanti hanno lasciato l’edificio e adesso verranno murate le finestre e le porte per evitare nuove occupazioni.

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Occupato da 10 anni

L’ex convento Santa Maria della Pietà, del quartiere Kalsa, è da 10 anni occupato da circa venti famiglie che versano in una grave condizione di indigenza; si tratta di nuclei familiari con minori a carico e persone disabili e anziane. L’immobile, che è un bene di proprietà del Fec (Fondo Edifici di Culto), pertanto sotto la responsabilità della prefettura di Palermo. L’ordinanza di messa in sicurezza emessa dell’amministrazione Lagalla e stata emessa nell’ottobre del 2022.

Trasferite 26 famiglie

Da aprile scorso le 26 famiglie che occupavano l’ex convento di Santa Maria della Pietà di via Alloro si sono trasferite nella struttura d’accoglienza dell’OPCER (Opera Pia Cardinale Ernesto Ruffini) di Boccadifalco, nella quale i nuclei familiari non saranno disgregati e verranno seguiti da un progetto affidato all’associazione “Padrenostro”, che promuoverà un percorso di autonomia abitativa e di inclusione sociale in collaborazione con i servizi sociali del Comune. Nessuno stanziamento delle famiglie, ma una struttura d’emergenza in attesa di soluzioni definitive. Era stato completato così un lungo percorso avviato dall’amministrazione per tutelare le famiglie, dopo che si è resa necessaria l’ordinanza di sgombero dall’immobile di via Alloro a causa dei potenziali pericoli derivanti l’evidente stato di degrado in cui versa l’immobile. Rischi emersi durante il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica che si è tenuto in Prefettura, durante il quale è stata ribadita l’esigenza di mettere in sicurezza l’edificio di via Alloro.

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Le parole di Pennino e Ferrandelli

Sullo sgombero dell’ex convento Santa Maria della Pietà di via Alloro, alla Kalsa, occupato da persone che si trovano in condizioni di estrema indigenza, intervengono gli assessori alle Attività Sociali e alla Emergenza abitativa, Rosalia Pennino e Fabrizio Ferrandelli.

“L’Assessorato alle Politiche Sociosanitarie, attraverso la UO Protezione Sociale e unitamente agli operatori di Prins, – ha detto Pennino – è intervenuto per mettere in protezione e garantire ospitalità alle famiglie occupanti dell’ex convento di Santa Maria della Pietà di via Alloro. Un lavoro di sinergia e professionalità, portato avanti con grande cura. Le famiglie saranno temporaneamente ospitate presso strutture alberghiere ed è stata messa a punto una prima mappatura sociale dei nuclei, funzionale alla presa in carico per l’individuazione di percorsi e soluzioni. Con serietà e duro lavoro abbiamo portato ad obiettivo questo sgombero che sembrava ormai negli anni impossibile e riguardo al quale insistevano motivi di sicurezza allarmanti relative all’immobile. Sul fronte delle occupazioni abusive l’amministrazione comunale sta portando avanti un’azione importante e responsabile e questa è la terza operazione nel giro di pochi mesi. Di questo, ringrazio anche l’assessore Ferrandelli e i suoi uffici per l’ottimo lavoro di squadra. Il nostro metodo di lavoro, supportato da tutte le forze dell’ordine e dalla Prefettura – conclude l’assessore -, sta permettendo per la prima volta alla nostra città di liberare immobili su cui da anni si discuteva, ripristinando le condizioni di legalità e sicurezza e soprattutto di prendere in carico famiglie e singoli cittadini in percorsi di aiuto concreti “.

“Stiamo lavorando all’ospitalità temporanea dei nuclei bisognosi di assistenza – sottolinea Ferrandelli, in maniera da offrire loro un percorso di dignitosa abitabilità sociale facendoli uscire dall’emergenza e della precarietà nella quale si trovavano. Abbiamo curato, inoltre, il trasferimento dei loro mobili e degli effetti personali in modo che siano custoditi in immobili comunali così da poter essere costantemente nelle loro disponibilità. La cabina di regia messa in campo con le attività sociali – conclude l’assessore – ci sta consentendo di offrire strumenti e attività di supporto personalizzate cosicché i nostri concittadini si sentano presi in carico dalle istituzioni diventando parte dell’individuazione delle soluzioni e non un problema da allontanare”.

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