E’ il giorno della relazione del Presidente della regione all’Ars e continuano ad alzarsi i toni della polemica sui contenuti di quella relazione ancora ‘misteriosa’ “Il presidente Musumeci ha forse timore di consegnare la sua relazione semestrale cinque giorni prima al parlamento regionale? Di cosa ha paura?”
La provocazione viene dal gruppo dei 5 stelle ed è firmato dal capogruppo Giorgio Pasqua “Musumeci dovrebbe non avere difficoltà alcuna a redigere e consegnare la relazione sul suo operato al parlamento dato che ha fatto poco o nulla per migliorare la vita dei siciliani”.
Oggi Musumeci dovrà tenere la sua relazione semestrale in Parlamento ma è polemica rovente sulla mancata consegna all’Ars del fascicolo contenente proprio la relazione semestrale che il presidente della Regione era tenuto a presentare cinque giorni prima a Sala D’Ercole rispetto al discorso ufficiale. “La consegna della relazione prima annunciata e poi smentita dai fatti – spiega Pasqua – pone un problema molto semplice che non riguarda solo il regolamento dell’Ars ma una questione sostanziale: Senza la visione preventiva della relazione infatti, le opposizioni non possono valutarne il contenuto” – conclude il capogruppo M5S all’Ars.
Una polemica lanciata dal Presidente della Commissione regionale antimafia Claudio Fava nella sua qualità di unico deputato di Cento Passi all’Ars e che non accenna a rientrare
Dopo il botta e risposta di due giorni or sono nel quale è stato il capogruppo di Diventerà Bellisima Alessandro Aricò a rispondere in vece del governo, ieri era arrivata una nuova bordata non certo di tenore conciliante: tutt’altro.
“Come d’aristocratica abitudine, Musumeci tace e manda gli altri a far figuracce. Ieri il fioretto è toccato al suo capogruppo Aricò che “rassicura tutti sulla presenza in aula del Presidente domani”.
Peccato però che il regolamento dell’Assemblea regionale preveda tassativamente che la relazione del Governatore sia distribuita ai deputati almeno cinque giorni prima d’essere discussa. Qualcuno l’ha vista? Io no”.
L’attacco del Presidente della Commissione regionale antimafia Claudio Fava, dietro la battuta sarcastica nasconde tanto altro. Già ieri i toni sono sembrati sopra le righe: “Nei suoi rapporti con il parlamento regionale, Musumeci rassomiglia al Sordi nel marchese del Grillo: “Io so’ io, voi non siete un c….!” dice Fava.
“Ogni sei mesi il presidente dovrebbe presentare in aula una relazione sull’attività svolta dal governo (art.160 bis del regolamento) ma se ne frega. L’ultima sua apparizione all’ARS risale ai pochi minuti di isterica invettiva durante il voto per la finanziaria. E l’ultima relazione sull’attuazione del programma di governo è stata presentata quasi due anni fa” aggiunge il deputato regionale dei centopassi.
“Probabilmente Musumeci pensa – come il duce – che questo parlamento sia solo un’aula sorda e grigia da trasformare in un bivacco di manipoli: ha sbagliato secolo, e per fortuna non dispone di alcun manipolo. È grave che all’inettitudine di questo governo si sommi ormai un disprezzo così profondo verso le istituzioni parlamentari. Perfino nell’ultima repubblica latinoamericana il capo dell’esecutivo avrebbe preso le distanze da un uomo del suo governo che mostrasse rimpianto per le SS naziste e per il fascista Delle Chiaie. Musumeci invece tace: e chi tace acconsente”.
Che comincia a sentirsi aria di elezioni appare chiaro. Gli attacchi su tutto al governo si intensificano. Così Fava va ancora oltre “Chiederò agli altri gruppi dell’opposizione – conclude Fava – di proporre una mozione di sfiducia nei suoi confronti: sarà l’unico modo per ottenere che il presidente della Regione si presenti in aula a rendere conto dell’operato della sua giunta”.
A Fava ieri aveva replicato, appunto il capogruppo di Diventerà Bellissima Alessandro Aricò “Sostenendo che Nello Musumeci non rispetta il Parlamento regionale il deputato Claudio Fava afferma il falso: è noto, infatti, perché concordato nella conferenza dei capigruppo, che il presidente della Regione terrà il 1 luglio la relazione di metà mandato. Sarà la prima volta nella storia dell’Ars da quando c’è l’elezione diretta del governatore. Questa di Fava, quindi, è un’accusa così priva di fondamento, smentita dai fatti e concepita solo a fini di propaganda politica di bassa lega, da ritorcersi come un boomerang contro chi l’ha lanciata”. E proprio a questa replica che Fava fa riferimento. E adesso si aggiungono i 5 stelle
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