Giorno di ballottaggio anche in Sicilia. Sono otto i comuni di nuovo al voto. Tre i capoluoghi di provincia siciliani in cui le urne saranno di nuovo aperte: Messina, Siracusa e Ragusa; doppio turno anche a Partinico (Palermo), Acireale e Adrano (Catania), Piazza Armerina (Enna) e Comiso (Ragusa).
Gli elettori dovranno scegliere fra i due candidati sindaco più votati lo scorso 10 giugno. I seggi resteranno aperti dalle 7 alle 23, subito dopo si procederà con lo spoglio.
A Messina, lo scontro è tra cui scegliere sono Placido Bramanti, che ha conquistato il 28,6% al primo turno, e Cateno De Luca, deputato regionale eletto con l’Udc, ha raggiunto il 19,8%, sostenuto da una serie di liste civiche.
Per questo secondo turno, nessuno dei due candidati ha sottoscritto apparentamenti ufficiali con forze politiche rimaste escluse dal ballottaggio.
A Siracusa lo scontro fra Ezechia Paolo Reale del centrodestra e Francesco Italia, renziano, ma appoggiato da una coalizione civica.
Reale ha sfiorato la vittoria al primo turno con il 37%, mentre Italia è arrivato al 19,5%. A sostegno di quest’ultimo – pur senza un accordo tecnico – ci saranno il democratico Fabio Moschella, il civico Giovanni Randazzo e l’esponente del centrodestra Fabio Granata, tutti e tre in corsa per la fascia tricolore al primo turno e ora scelti da Italia come assessori designati.
L’adesione di Granata alla coalizione di Italia ha fatto discutere non poco nei palazzi della Regione.
Ragusa è l’ultima speranza del Movimento 5 stelle. Il capoluogo siciliano è uno dei pochi in cui il M5s è arrivato al ballottaggio. Primo comune con un’amministrazione grillina in Sicilia, il candidato pentastellato Antonio Tringali non ce l’ha fatta al primo turno e sfida quindi il civico Giuseppe Cassì, sostenuto anche da Fratelli d’Italia.
Al primo turno, entrambi i candidati si sono attestati intorno al 20%. Anche in questa città non ci sono stati apparentamenti ufficiali.
Duello tutto interno al centrodestra anche a Partinico, dove i contendenti sono Maurizio De Luca e Pietro Rao. Al primo turno, De Luca ha raccolto il 24,2%, sostenuto da Fi, Fdi, Udc, Diventerà Bellissima, Popolari Autonomisti. Seconda piazza invece per Rao, che ha raggiunto il 20% con il sostegno della Lega.
Ad Acireale, la partita si gioca fra cugini. Sono infatti legati da parentela l’aspirante primo cittadino del centrodestra Michele Di Re (38% al primo turno) e Stefano Alì del M5S, che due settimane fa ha raccolto il 20% dei consensi.
Ad Adrano, fra il centrodestra di Aldo Di Primo e la coalizione civica di Angelo D’Agate. Il primo aveva sfiorato la vittoria il 10 giugno andando oltre il 38%, il secondo si era attestato intorno al 32%.
A Comiso, in provincia di Ragusa, dove la sfida sarà fra i “tradizionali” schieramenti di centrodestra e centrosinistra, entrambi arrivati poco sotto il 40% al primo turno. Il candidato di Fi, Lega, Fdi, Diventerà Bellissima è Maria Rita Schembari, mentre l’uomo di punta dei democratici è Filippo Spataro.
Infine, Piazza Armerina, nell’Ennese, vedrà confrontarsi i candidati Mauro Di Carlo (civico) e Antonino Cammarata (centrodestra), che nelle urne dello scorso 10 giugno si sono appaiati intorno al 20% dei consensi.
Commenta con Facebook