“Musumeci stia sereno: si candidi senza fare la vittima e cominci a preparare i fac-simili. In questo momento io sono impegnato a governare h24. I cittadini, in autonomia, decideranno chi votare. Questa è la democrazia”. Replica così il governatore Rosario Crocetta al parlamentare di Diventerà Bellissima che ieri, nel corso di un intervento in aula, è tornato ad attaccare il presidente della Regione ed ha annunciato che lascerà la guida della commissione Antimafia all’Ars proprio per candidarsi alla presidenza.
“Da diversi giorni Musumeci cerca di provocare, con irrefrenabile attivismo, una polemica, nei miei confronti, attaccandomi continuamente e, persino, cercando di fare la vittima – aggiunge -. Sinora non ho mai risposto ai suoi attacchi, diciamo, a volte, anche abbastanza fuori misura. Potrei replicargli per le rime. Solo che non sono interessato ad alcuna polemica con lui per il semplice motivo che auspico che il candidato di centrodestra alle prossime elezioni regionali sia proprio lui: l’ho già battuto, se ne faccia una ragione”.
Rosario Crocetta poi parla del caso Riscossione Sicilia: “Se paga le tasse o no, sono fatti suoi, anzi non ho dubbi che li paghi, se si vuole dimettere dalla commissione regionale Antimafia faccia pure, nessuno se ne accorgerà: i cittadini trovano assurdi i continui litigi della politica”.
“Sappia che non l’ho attaccato, che non lo attacco e che non lo attaccherò – conclude – Io sono occupato a governare e cercare di concludere, in questo squarcio di legislatura, una serie di cose importanti dal lavoro alla disabilità, allo sviluppo economico, la stabilizzazione dei precari, le misure per i senza reddito, per disoccupati e giovani”.
Musumeci nel suo intervento in aula ha spiegato che il suo ruolo di presidente dell’Antimafia all’Ars non può coincidere con quello di candidato governatore “senza correre il rischio di esporre la commissione a strumentalizzazioni” e che la campagna elettorale 2017 si preannuncia velenosa.
Crocetta ha quindi commentato l’invito al governo fatto ieri dal presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, di predisporre il disegno di legge di proroga del provvisorio, nonostante manchino quindici giorni alla scadenza dei termini per l’approvazione della manovra che è all’esame della commissione Bilancio.
“Purtroppo sta accadendo quello che avevo previsto: la volontà dell’Ars è di rinviare di un altro mese la manovra finanziaria .L’avevo detto subito dopo la seconda proroga – aggiunge Crocetta – Vedrete che l’Ars farà in modo di far slittare la manovra a fine aprile. E’ quello che sta succedendo”.