L’Ambasciata d’Italia a Bangkok, in stretto raccordo con la Farnesina, sta seguendo sin dall’inizio il caso di Gianluca Di Gioia, il turista italiano aggredito, derubato e avvelenato in Laos. Lo fa sapere il ministero degli Esteri in una nota.
“La nostra rappresentanza, prosegue la Farnesina, si mantiene in contatto con la famiglia del connazionale e si adopera per prestare ai congiunti tutta la necessaria assistenza”.
I genitori di Di Gioia, originario di Caltavuturo, paese del palermitano, ma da anni residente in provincia di Varese, hanno rivolto un appello su Facebook per il figlio ricoverato in coma in un ospedale in Thailandia. La famiglia e gli amici di Di Gioia stanno cercando di raccogliere 100mila euro per riportarlo in Italia.
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