C’è tempo fino alle 12 di oggi per presentare emendamento al disegno di legge di esercizio provvisorio che da ieri è in discussione davanti alla Commissione Bilancio dell’Ars. La commissione presieduta da Riccardo Savona, ha iniziato ieri mattina i lavori per l’esame del disegno di legge che deve permettere la gestione dei conti della Regione per i primi due mesi del 2020 in attesa della norma di bilancio di previsione del documento di programmazione economica. “E’ stata una riunione costruttiva e auspico che la manovrina venga approvata in tempi brevi”, ha detto il presidente Savona, che oltre al termine per gli emendamenti ha fissato il calendario dei lavori.
Gli emendamenti presentati entro mezzogiorno di oggi saranno vagliati dagli uffici per ammissibilità e legittimità, poi il documento arriverà alla discussione vera e propria della commissione che inizierà domani, venerdì alle 10 puntando ad una approvazione entro la settimana per permettere la discussione a sala d’ercole la settimana prossima.
Ma già in sede di incardinamento le tensioni sono emerse senza sconti. Al centro della discussione il trasferimento a carico del bilancio di 127,8 milioni di euro relativi alle rate dovute dal sistema sanitario per il pagamento del mutuo, la creazione di un fondo di compensazione di 15,9 milioni bocciato stamani in quinta commissione e la norma che assegna 1,2 milioni per i rapporti di lavoro del personale dei soppressi patronati scolastici della città metropolita di Catania.
Il governo ha dato la propria disponibilità a modificare le norme contestate ma ha anche annunciato che presenterà ulteriori emendamenti modificativi ad altri articoli della stessa propria legge. Anche per questo i tempi fra la chiusura dei termini per gli emendamenti e l’avvio della discussione sono stati leggermente allargati rispetto alle abitudini di quest’ultimo periodo spostando a domani l’avvio del dibattito
Dura la critica del Movimento 5 stelle “Il ddl è sbagliato nella sostanza e nella forma, visto che non ha nulla a che vedere con la gestione provvisoria in dodicesimi, cui Musumeci sembra affezionatissimo, e non a caso è la seconda volta consecutiva che ci ricorre. Tra l’altro non sembra interessare più di tanto alla maggioranza, che non ha fatto nulla per difenderlo, se è vero che nella seduta in commissione Cultura questa era presente con un solo deputato”.
“In quella sede abbiamo espresso parere negativo e in commissione Bilancio ci impegneremo a presentare degli emendamenti per rivedere l’istituzione del fondo di 16 milioni previsto all’articolo 7 dal governo, che è un po’ un assegno in bianco in mano all’esecutivo e che è stato bacchettato pure dagli uffici per i quali ‘sarebbe auspicabile che l’articolo venisse formulato con maggiore chiarezza e dettaglio, in ossequio al principio di legalità'”.
“Il governo regionale – concludono i deputati – faccia chiarezza sulla ripartizione dei fondi dell’articolo 7 e si assuma la responsabilità dei tagli che sarà necessario operare e delle categorie che saranno penalizzate, visto che lo stanziamento è palesemente insufficiente”.
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