Accordo trovato tra Regione e Forestali e manifestazione in programma domani sospesa. E’ questo il bilancio dell’incontro che si è svolto all’assessorato regionale al Territorio ed i sindacati Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil. L’accordo è stato raggiunto con la sospensione della direttiva che prevedeva che le perizie dei forestali per il 2017 dovessero fare riferimento alle tabelle del 2001. Questa decisione consente ai forestali di esser garantiti dal contratto 2006/2009.
A questo si aggiunge che è stato ricostituito il tavolo negoziale per il rinnovo del contratto integrativo con una convocazione delle parti, all’assessorato all’agricoltura fissata per il 3 marzo.
Il 6 marzo inoltre i sindacati sono stati convocati per affrontare il tema del riordino del settore forestale.
“Adesso al governo chiediamo di passare rapidamente ai fatti – scrivono in una nota i segretari regionali dei tre sindacati di categoria Alfio Manino, Calogero Cipriano e Antonino Marino -. Gli appuntamenti fissati ci daranno la misura della reale volontà del governo di affrontare seriamente il tema della politica forestale in Sicilia. Le priorità- aggiungono- sono la tutela e la valorizzazione del territorio che passa attraverso la valorizzazione e la dignità del lavoro dei forestali”. I sindacati valutano comunque positivamente i segnali che sono venuti in questi giorni, che si augurano”segnino un nuovo inizio, per rilanciare e dare una nuova e moderna mission alla forestal”. Nell’ambito della discussione sul riordino Flai, Fai e Uila puntano al rilancio del ruolo e della funzione della forestale, per la tutela del patrimonio boschivo, naturalistico e delle aree rurali e dando una maggiore stabilità occupazionale ai lavoratori. In sede contrattuale i punti su cui concentrano la loro attenzione è l’equiparazione della paga dei forestali siciliani a quella dei forestali del resto del paese e alcuni aspetti che attengono alla qualità del lavoro come malattia, infortunio, regolamentazione in modo omogeneo della questione del chilometraggio, sicurezza nei luoghi di lavoro. “Ci auguriamo – concludono -, che questa sia la volta buona per superare le criticità del settore e dare certezze ai lavoratori”.
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