Salvati quasi trenta posti di lavoro e garantito il prosieguo dei lavori per la realizzazione dell’opera. E’ questo il bilancio, tra luci e ombre, della trattativa tra sindacati e Sis, l’azienda che a Palermo sta realizzando in appalto il passante ferroviario. I licenziamenti continuano a persistere, erano 200 quelli paventati, ora si parla di circa 175 con l’impegno dell’azienda al reimpiego dei lavoratori in altri cantieri, su tutto il territorio nazionale.
“Abbiamo limitato i danni nella difficile vertenza del cantiere del passante ferroviario di Palermo. I licenziamenti purtroppo continuano a persistere ma sono stati salvati quasi 30 posti di lavoro e si è preservato il futuro dell’opera”. dice Antonino Cirivello, segretario generale della Filca Cisl Palermo Trapani che, insieme a Feneal Uil e a Fillea Cgil, ha incontrato
i vertici della Sis all’ufficio provinciale del lavoro di Palermo.
“L’azienda – prosegue Cirivello – ha proposto 200 licenziamenti poi scesi a 175, ci sono possono essere però ancora speranze per altri lavoratori, legate allo sblocco del nodo di vicolo Bernava”. Al termine della riunione sono stati raggiunti due importanti obiettivi: “La Sis si è impegnata formalmente – aggiunge Cirivello – a reimpiegare le maestranze in altri cantieri dislocati in tutto il territorio nazionale, primo fra tutti quello della pedemontana. Inoltre l’azienda ha sancito per iscritto la volontà di completare il passante ferroviario senza fare ricorso ai subappalti e agli affidatari, quindi solo con i propri lavoratori”.
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