L’ex sindaco di Ustica, Aldo Messina, è stato rinviato a giudizio davanti alla terza sezione del tribunale di Palermo (il processo comincerà il 4 aprile) per omissione d’atti d’ufficio aggravata dall’articolo 586 del codice penale: morte come conseguenza di altro delitto.
Il 10 agosto del 2012, morirono due ragazzi di 14 anni – Sta Fedi, di origini tunisine, e Bartolomeo Licciardi – che si erano impossessati di un’auto parcheggiata vicino al molo dove attraccano gli aliscafi, e per inesperienza o per una manovra sbagliata, forse in retromarcia, finirono in mare.
A nulla valsero i soccorsi: i due rimasero intrappolati nella Fiat Panda che si capovolse sul fondo. L’ex sindaco avrebbe omesso di adempiere a un’ordinanza della Capitaneria di porto di Palermo con riferimento all’accesso e al transito nella banchina “ex Sirena” del porto di Ustica.
In particolare Messina non avrebbe fatto delimitare il tratto di banchina interdetta al transito e alla sosta con segnalazione anche notturna e, in più, non avrebbe predisposto un idoneo servizio di vigilanza che avrebbe garantito la sicurezza. Le indagini sono state condotte dal pm Renza Cescon e coordinate dall’aggiunto Maurizio Scalia.
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