Sono oltre 27,6 milioni le vittime di tratta nel mondo e, di queste, 6 su 10 sono donne e bambine. Secondo i dati forniti in Italia dal Numero Verde Antitratta (800 290290, sempre attivo), nei primi dieci mesi del 2023 in Italia sono state prese in carico 1666 persone di cui 1050 donne, 517 uomini e 99 transessuali provenienti per lo più dalla Nigeria, dal Pakistan, dal Marocco.
Di schiavitù e di speranza si parlerà a Palermo nel corso di due incontri dal titolo “Dalla speranza alla schiavitù: Tratta delle donne e sfruttamento sessuale” promossi da I Segni di Venere insieme all’Associazione Geniale in programma il:
19 settembre alle terrazze del Mondello Glam Hotel (Via Gallo 22) alle 17.30, 20 settembre al Sito archeologico di Himera (Museo Pirro Marconi) alle 17.30
Gli incontri
I due incontri vedranno la presenza di Lucia Esposito, capo-redattrice della pagina culturale di Libero e autrice di “Sorelle Spaiate”, Ed. Giunti, un romanzo-testimonianza che affronta con delicata intensità una storia di schiavitù e morte che ha fortemente caratterizzato gli esordi della giornalista; un modo per restituire dignità e memoria ad una delle tante vittime della “tratta” destinate all’oblio.
Per Maria Giambruno (responsabile de “I Segni di Venere”) e Rosa Di Stefano (presidente dell’Associazione Geniale) che hanno promosso i due eventi e che insieme ad Anna Laurà (responsabile di BC Sicilia-Sezione di Campofelice) modereranno le due giornate, “la tratta è un crimine transazionale tra i più orrendi che produce una violazione dei diritti umani e si esprime attraverso forme di sopraffazione e violenza sia fisica che sessuale. Un fenomeno che colpisce per lo più le donne migranti e i bambini, facili vittime di un sistema criminale che dietro la promessa di una vita più dignitosa nasconde la riduzione in schiavitù e, talvolta, la morte. Un atroce reato che spesso si compie sotto lo sguardo indifferente di tanti”.
L’iniziativa, nell’ambito del progetto “I Segni di Venere”, è stata realizzata con la collaborazione di Zonta Palermo Zyz e della sua presidente Daniela Ferrara, il patrocinio di UNIPROMOS, presente alle due giornate con la responsabile per Palermo, Diana Sapienza e il partenariato di Mete Onlus con la presidente Giorgia Butera.
E’ prevista la presenza dell’assessora del comune di Palermo per le Pari Opportunità Rosi Pennino (all’incontro del 19 a Mondello) e della Sindaca di Termini Imerese, Maria Terranova, vice presidente nazionale ANCI e responsabile del Dipartimento delle Pari Opportunità (il 20 a Himera).
Le parole di Cefisi
“La sfida delle pari opportunità – evidenzia Luca Cefisi, coordinatore nazionale di UNIPROMOS che ha patrocinato l’iniziativa – riguarda ogni ambito dell’esistenza: dall’accesso delle donne ai ruoli apicali nelle aziende, a quello della parità salariale e delle pari opportunità nell’educazione, fino all’estremo della violenza in ambito familiare. Le donne sono tra i soggetti maggiormente vulnerabili, soprattutto quando sottoposte allo stress e ai rischi della migrazione. Partecipare a iniziative come questa ci aiuta a sostenere, anche a Palermo, la lotta per i diritti di tutte le donne” .
Per Mimmo Targia, direttore del Parco archeologico regionale di Himera, Solunto e Monte Iato, aver inserito l’iniziativa all’interno della Rassegna “Himera Legge” “offre l’opportunità di far vivere i luoghi che sono stati attraversati dalla storia aprendoli a nuove storie. Spazi un tempo appannaggio solo di studiosi e ricercatori di settore diventano familiari a un pubblico più vasto ed eterogeneo, restituendo attualità a territori che custodiscono testimonianze preziose di un passato spesso ai più sconosciuto”.
La presentazione del romanzo di Lucia Esposito diventa occasione preziosa per accendere i riflettori su un fenomeno che colpisce ancora una volta le donne ed ascoltare le loro voci in un momento in cui il risuonare di venti di guerra muove in tutto il mondo grandi masse e sottopone madri e bambini a enormi rischi di violenza. Tra le più colpite dalla tratta sono le donne nigeriane in cui alla violenza si aggiunge il ricatto di morte per loro stesse e per le famiglie frutto di rituali tribali effettuati nelle terre di origine. In questo contesto particolare valore assume la presenza, quale testimone e relatrice, di Osas Egbon, presidente delle Donne di Benin City, associazione costituita nel 2015 a Palermo da donne ex vittime di tratta che da anni lavorano per strappare dalle mani degli sfruttatori le giovani vittime e i loro figli. Tra i relatori l’avvocata Rosa De Luca, consulente della Fondazione Don Calabria ETS e di ApiColf, la cui esperienza fornirà un contributo significativo per meglio comprendere la portata del fenomeno in Sicilia.
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