Due minorenni, un diciassettenne ed un sedicenne, sono stati arrestati a Brancaccio per detenzione di stupefacenti. Il diciasettenne ha consegnato spontaneamente due chili e mezzo di hashish nascosti nella sua cameretta agli agenti che si erano presentati a casa per una perquisizione. Il sedicenne aveva quasi 100 grammi di fumo in una tasca dei pantaloni.
Dopo aver convalidato l’arresto, il gip del tribunale per i minorenni Teresa Ciccarello, ha emanato come misura cautelare quella dell’affidamento ad una comunità. Il giudice ha ritenuto che, alla luce del fatto che i due giovani indagati non studiano e non lavorano, hanno bisogno di essere seguiti.
Gli inquirenti si sono presentati a casa
L’episodio risale ad alcuni giorni fa, quando gli inquirenti si sono presentati in un vicolo di Brancaccio e hanno bussato proprio a casa del diciassettenne. Li hanno trovato anche il sedicenne. Hanno fatto presente di dover fare una perquisizione e chiesto ai due minorenni di chiamare i loro genitori. Il diciassettenne, a quel punto, è andato nella sua camera da letto e spontaneamente ha preso una busta della spesa con la sostanza stupefacente consegnandola agli investigatori.
Due chili e mezzo di “fumo”
In quel sacchetto, c’erano complessivamente due chili e mezzo di “fumo” suddivisi in alcuni panetti ma anche in dosi, avvolte nell’alluminio. Era tutto pronto per essere spacciato. È stato perquisito poi anche l’altro ragazzo e addosso aveva quasi 100 grammi di hashish (98,93 grammi), oltre a 135 euro. Infine, in un cassetto della sala da pranzo dell’abitazione di Brancaccio, sono stati trovati altri 915 euro.
Ammissione di responsabilità
I due giovani hanno ammesso le loro responsabilità durante l’udienza di convalida. Secondo il giudice, ci sarebbero elementi “indicativi della partecipazione di entrambi gli indagati ad un’organizzazione, seppur rudimentale, finalizzata allo spaccio di droga”.
Entrambi, anche se non hanno neppure compiuto 18 anni, hanno già avuto altri guai con la giustizia: il più grande per furto e lesioni, l’altro, invece, per smercio di sostanze stupefacenti.
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