“Ancora una volta, un detenuto maggiorenne nel carcere minorile ha aggredito due poliziotti, poi ricorsi alle cure dei sanitari”.
Lo denuncia il segretario generale SAPPE Donato Capece. “La situazione sta diventando ogni giorno sempre più tesa e pericolosa ed è grave l’assenza di interventi da parte dell’amministrazione“, si legge in un comunicato del sindacato autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE.
“Ai colleghi feriti a Palermo va tutta la solidarietà del SAPPE, – conclude Capece – ma siamo pronti a scendere in piazza a protestare contro la mancanza di adeguati provvedimenti ministeriali verso chi in carcere si rende responsabile di comportamenti violenti e aggressivi contro la Polizia Penitenziaria. Basta!”.
Appena il 18 maggio scorso, un altro episodio di violenza si era consumato sempre al carcere Malaspina di Palermo.
Cinque agenti penitenziari erano rimasti contusi (tre dei quali finiti in ospedale) a causa dell’aggressione di un detenuto.
Al ragazzo, appena una settimana prima dei fatti, era stato trovato un telefono cellulare.
A dare la notizia di quella aggressione era stato, ancora una volta, il segretario generale del Sappe.
Capece aveva dichiarato: “Quel che è accaduto ieri nell’Istituto penale per minorenni di Palermo, con la violenta aggressione ai poliziotti, ha riportato alla ribalta le difficoltà della struttura detentiva e delle gravi condizioni operative nelle quali lavora ogni giorno il personale di Polizia Penitenziaria. Dove sono ora quelli che rivendicano ad ogni piè sospinto più diritti e più attenzione per i criminali ma si scordano sistematicamente dei servitori dello Stato, come gli Agenti di Polizia Penitenziaria e gli appartenenti alle Forze dell’Ordine, che ogni giorno rischiano la vita per la salvaguardia delle Istituzioni?”.
Quello della sicurezza degli agenti penitenziari, all’interno delle carceri, rimane un problema antico quanto irrisolto in tutte le regioni italiane. La polizia penitenziaria da tempo denuncia condizioni di lavoro inaccettabili e rischiose chiedendo maggiore attenzione da parte delle istituzioni.
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