Due agenti della polizia penitenziaria sono finiti al pronto soccorso per sedare una rissa tra detenuti nel carcere di Trapani. Alcuni carcerati catanesi sono entrati n conflitto con altri reclusi trapanesi nel reparto Mediterraneo. Lo comunicano Gioacchino Veneziano segretario regionale della Uilpa e il segretario provinciale Sinappe Rocco Parrinello.

“Avevamo scritto al sottosegretario Andrea Delmastro denunciando la difficile condizione del carcere a Trapani. Quanto avvenuto dimostra che la situazione resta grave. Purtroppo i colleghi erano in difficoltà ma sono riusciti ad azionare l’allarme così da consentire l’arrivo in appoggio altri poliziotti capitanati dal comandante di reparto – dicono i sindacati – Solo la prontezza di riflessi ed il coraggio dei poliziotti penitenziari a cui auguriamo pronta guarigione ha evitato conseguenze peggiori, analizzato che nell’intervento di contenimento due operatori di Polizia sono stati trasportati in ambulanza al pronto soccorso in attesa di essere visitati”.

“La settimana scorsa avevamo inviato – conclude Gioacchino Veneziano della Uilpa – al sottosegretario Andrea Delmastro, al capo del dipartimento Giovanni Russo, al direttore del personale Massimo Parisi, e al provveditore regionale Maurizio Veneziano, denunciando la carenza di oltre di oltre 80 unità di polizia penitenziaria, la mancanza di un direttore titolare, e un ” sovraffollamento di detenuti al Pietro Cerulli di Trapani”.

“I detenuti violenti vanno isolati o trasferiti fuori regione, – dice Rocco Parinello segretario provinciale del Sinappe – la polizia penitenziaria deve essere dotata del Taser, per impedire che i detenuti violenti portino a terminale loro azioni. Molteplici sono i problemi che affronta ogni giorno il personale dell’istituto a causa dell’organico continuamente ridotto”.

Durante l’intervento, i detenuti hanno cercato di strappare le chiavi agli agenti, senza riuscirci, ma nella resistenza uno degli agenti è stato violentemente sbattuto con la testa contro il muro.

Il segretario provinciale del SAPPe di Trapani, Gaspare D’Aguanno, aveva più volte lanciato segnali di allarme riguardo alla situazione tesa all’interno del penitenziario, una tensione che purtroppo si è concretizzata in questo ennesimo episodio di violenza.
“Questa grave rissa – afferma D’Aguanno – dimostra ancora una volta la pericolosità della situazione e la necessità di interventi immediati per garantire la sicurezza degli agenti e il mantenimento dell’ordine all’interno del carcere di Trapani”.

Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, ribadisce la necessità di un potenziamento degli organici e di misure idonee per garantire condizioni di lavoro sicure per tutti i poliziotti penitenziari, soprattutto in un contesto caratterizzato da un aumento della tensione e del sovraffollamento carcerario.