Dramma lavoro nel settore dei call center a Palermo. Esplode la protesta dei 543 lavoratori ex Almaviva transitati o in transito a Covisian per gestire la commessa Ita ovvero al compagnia di bandiera di volo nazionale che ha sostituito Alitalia
Ita ritira la commessa e non si presenta al tavolo
C’è indignazione per l’atteggiamento di Ita che nonostante sia una azienda a totale capitale pubblico ha scelto di avviare una guerra fra poveri, non rispettare le clausole sociali e ritirare la commessa causando il licenziamento di 543 palermitani
La regione protesta con il Ministero
“La vicenda dei lavoratori ex Almaviva occupa e preoccupa l’assessorato per il Lavoro della Regione Siciliana. Registro con profondo disappunto questa mancanza di rispetto nei confronti di centinaia di lavoratori che vedono in serio pericolo la loro posizione – dice l’assessore regionale per il Lavoro, Antonio Scavone, commentando la mancata presenza al tavolo odierno del rappresentante di Ita Airways – L’assenza di Ita è un negarsi al confronto necessario tra le parti col proposito unico di tutelare le posizioni occupazionali dei lavoratori – continua Scavone – Mi unisco al richiamo del ministro del Lavoro, Orlando, chiedendo il rispetto della clausola sociale, in particolar modo per una società a totale partecipazione statale, che non può permettersi di abbandonare in questo modo ben 543 lavoratori. Si attende, rispetto a questa situazione, un intervento chiarificatore del ministro dell’Economia Franco”.
Musumeci indignato
“L’assenza di ITA Airways al tavolo convocato oggi dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali è offensiva quanto intollerabile. E non basta che il ministro del Lavoro Orlando affidi il suo disappunto alle agenzie. Bisogna intervenire, con estrema urgenza, per tutelare i 534 lavoratori ex Almaviva e le loro famiglie. La Regione, sin dall’inizio di questa grottesca vicenda, è stata al loro fianco e continuerà a farlo, con in testa il sottoscritto e l’assessore al Lavoro Scavone. Ma basta con le chiacchiere e le tattiche! ITA ha goduto di tutto il favore e la comprensione (per non dire altro) del governo italiano. La Regione, assieme ai lavoratori, chiede una immediata nuova convocazione del tavolo, attorno al quale dovrà essere, una volta per tutte, risolto il caso di queste donne e uomini che per lunghissimo tempo hanno lavorato nei call center e che d’un tratto sono stati precipitati nella disperazione dopo il ritiro della commessa a Covisian da parte della compagnia Ita Airways” dichiara il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.
Chi sono questi lavoratori
Assente Ita. La vertenza riguarda in totale 543 operatori palermitani a rischio licenziamento a causa del mancato rispetto della clausola sociale sottoscritta lo scorso ottobre. Si tratta dei 221 di Covisian che dal primo maggio verrebbero licenziati dopo il dietrofront di Ita Airways sulla commessa e dei 322 di Almaviva in cassa integrazione a zero ore e che avrebbero dovuto essere riassunti entro il 2023
Atteggiamento ingiustificabile
“L’indisponibilità al confronto e la mancanza di riguardo istituzionale – afferma il Ministro Orlando – non può essere sottovalutata”
“È un fatto – si legge in una nota del ministro Orlando – molto grave. Il Ministero del Lavoro si è sempre reso disponibile a collaborare con Ita per gestire con l’impresa i passaggi più difficili di questi mesi. L’indisponibilità al confronto e la mancanza di riguardo istituzionale non può essere sottovalutata. Chiederò al collega Franco e agli altri ministri coinvolti un confronto per concordare insieme le iniziative conseguenti”.
“Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali – conclude la nota – considera ingiustificabile l’assenza dei vertici di Ita Airways dal tavolo, che in questo modo si sottrae al confronto finalizzato alla ricerca di possibili soluzioni occupazionali per i lavoratori interessati”.
Ma i lavoratori si chiedono perché il governo, invece, di protestare, non agisce essendo di fatto il titolare di Ita e annunciano proteste ad oltranza
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