Sequestrato a Palermo il Dragon club al civico 86 di via Principe di Belmonte per irregolarità amministrative e violazioni in materia di sicurezza. Questa notte gli agenti della polizia municipale e di Stato sono intervenuti nel locale nell’area pedonale fra via Wagner e via Ruggero Settimo, dopo decine di esposti dei residenti che lamentavano schiamazzi e musica ad alto volume fino a notte fonda.
Nato come sala giochi, da metà febbraio il proprietario l’ha trasformato in un locale notturno con cena in prima serata e discoteca fino a notte fonda. Diverse le segnalazione da parte dei residenti per le risse fra ragazzi fuori dal locale, ha scatenato la protesta di chi vive nell’area pedonale nel cuore della città. Questa notte nell’ambito del servizio “Alto impatto” è arrivato il controllo della task force voluta dal prefetto Massimo Mariani contro la malamovida.
Gli agenti hanno fermato la serata e fatto uscire i clienti: la polizia municipale si è concentrata sugli aspetti amministrativi della verifica, mentre la polizia di Stato sulle autorizzazioni e sulle questioni relative alla sicurezza. Diverse le sanzioni al legale rappresentante della società. Alcune violazioni sulla sicurezza sono al vaglio del magistrato di turno che nelle prossime ore potrebbe indagare il titolare del Dragon Club, Giovanni Tarantino. In attesa è scattato il sequestro del locale.
Tra le violazioni contestate al Dragon Club di Palermo: niente licenza per “intrattenimenti di pubblico spettacolo e serata danzante”, locale sprovvisto del certificato di prevenzione incendi e della relazione fonometrica, installazione di una tenda solare senza autorizzazione, diffusione a porte aperte di musica all’esterno del locale, mancata esposizione al pubblico della certificazione del ghiaccio. Per decenni il Dragon Club è stata una delle sala giochi maggiormente frequentati dai giovani Palermo. Poi la decisione di virare su un altro genere con riapertura avvenuta meno di due mesi fa.