La crisi di governo agita la politica siciliana mettendo a rischio tanto le Primarie del centrosinistra quanto le trattative del Centrodestra e potrebbe ridisegnare l’intera agenda politico elettorale dell’autunno isolano.
Fermate le Primarie
A sinistra piovono appelli del campo ‘riformista’ a fermare le Presidenziali. Oggi, infatti, scade il termine per iscriversi alla piattaforma che consentirà il voto alle Primarie che si svolgeranno sabato.
Giorgio Trizzino, parlamentare di Azione ed ex 5 stelle da una parte, Davide Faraone presidente dei senatori di Italia Viva dall’altra, chiedono all’area progressista di annullare primarie ormai prive di significato.
I ribelli del Pd non voteranno
Nel Pd si allarga la base in rivolta con oltre 40 dirigenti del partito nella Sicilia centrale che hanno ufficializzato la loro astensione. Non si iscriveranno per votare e non faranno votare.
Avanti ma col dubbio
Per parte sua Claudio Fava, candidato ed esponente dei 100 passi ritiene che si possa andare avanti ma si chiede come farà il partito di Conte ad essere leale ad alleati nell’isola, che invece, nei fatti, alleati non sono più nel Paese e dall’altro chiede al pd conto delle voci di alleanza con gli autonomisti di Lombardo.
Musumeci “Si voti subito”
Se a sinistra è caos, a destra non si sta meglio. Il Presidente della Regione Nello Musumeci invoca elezioni anticipate subito e dalla Lega Figuccia addirittura considera l’associazione fra politiche e regionali uno strumento per replicare il 61 a 0 del centrodestra nell’isola ma i centristi della coalizione tacciono preoccupati dall’idea di una campagna elettorale in pieno agosto senza ancora nulla di chiaro alla fine di luglio.
Cuffaro “tutto questo non ha senso”
E sullo sfondo l’ex presidente della Regione, Totò Cuffaro, commissario della Dc Nuova che, riferendosi alla crisi di governo e all’atteggiamento di 5 stelle e centrodestra, stigmatizza tutto questo che “un senso non ce l’ha”
Cateno de Luca si sfrega le mani
E intanto si sfrega le mani l’indipendente Cateno de Luca con le sue Iene e i suoi ex leghisti che è già in marcia a piedi verso la Regione partendo dal Messinese. Ma anche a piedi se gli altri non partono affatto rischia di arrivare primo
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