Cgil, Cisl e Uil siciliane chiedono che nella nuova legge sull’elezione dei Sindaci e dei Consigli comunali, in discussione nel pomeriggio all’Ars, venga confermata la preferenza di genere, come prevista nella legge vigente. “Per come la questione viene trattata nel nuovo testo, che parla genericamente di rappresentanza minima di genere – scrivono in una nota i sindacati – si potrebbe determinare un inaccettabile passo indietro”.
La legge del 2013, che si va a modificare, prevede la doppia preferenza di genere: si possono cioè esprimere due preferenze, una per un candidato e una per una candidata.
“Credere nel riequilibrio democratico di genere- continuano i sindacati- è fondamentale. E’ impensabile l’idea di lasciare fuori le donne, ancora oggi, dagli organismi decisionali. La doppia preferenza di genere- concludono- non si tocca”.