Non una ma due diverse leggi finanziarie. E’ una strategia senza precedenti quella di quest’anno per giungere all’approvazione dei documenti economici della regione per il 2o25 e per il triennio 2025/2027 entro la fine dell’anno. Da una parte la legge di stabilità proposta dal governo insieme al bilancio di previsione. una norma che spende circa mezzo miliardo di euro, dall’altro la finanziaria bis nella quale convergeranno tutte le proposte parlamentari non di iniziativa governativa o non sposate dal governo. Una sorta di contentino alle richieste dei deputati, soprattutto di opposizione ma non soltanto. Una legge “doppione” che nasce con l’idea di abbandonarla in caso di impugnativa da parte di Roma e con alcuni articoli che, secondo i tenici parlamentari, il rischio di essere impugnati lo corrono davvero.

Inizia la battaglia sulla legge di stabilità

Di fatto ieri è iniziata la battaglia in Commissione bilancio sulla legge di stabilità. A dare il via alle danze sono stati i pentastellati che hanno subito provato a imbrigliare l’idea di una agenzia per la promozione degli investimenti. Si tratta di una delle previsioni principali del governo ASchifani che punta a concentrare in un’unica cabina di regia tutti gli investimenti possibili da fare con varie fonti di finanziamento in modo da coordinarli.

L’Agenzia per gli investimenti

“Il governo sta cercando di mettere in piedi un altro carrozzone, con tanto di poltrone da assegnare, e non si capisce con quale utilità” attacca il deputato M5S Nuccio Di Paola.

“Praticamente una delle tante zavorre che appesantiscono il bilancio della Regione e che Schifani si guarda bene dal chiudere. Ovviamente abbiamo presentato l’emendamento soppressivo, su cui daremo battaglia. Intanto avevamo presentato un altro emendamento che, se proprio questa agenzia dovesse vedere la luce, ne garantisse l’ubicazione a rotazione nei Comuni facenti parte delle aree ad elevato rischio di crisi ambientale (AERCA) e in Comuni che ospitano aeroporti civili. È stato bocciato. Evidentemente decideranno in maniera arbitraria dove farla. Diciamo che sotto il sole dell’Ars purtroppo non c’è nulla di nuovo”.

Un emendamento che è stato bocciato in Commissione e proprio sulla bocciatura scatta l’atacco dell’opposizione a 5 stelle.

Arriva anche la finanziaria Bis

Intanto arriva anche la finanziaria bis. Dopo essere stata approvata in commissione Affari Istituzionali dell’Assemblea Regionale Siciliana , approda anche lei in commissione Bilancio insieme all’avvio della discussione per la preparazione per l’aula della legge principale.

Questo nuovo testo è “contenitore” per le norme e gli emendamenti che non possono essere inseriti nella manovra principale, al fine di snellire il processo legislativo e ridurre il rischio di impugnative da parte del governo nazionale.

Un cavillo procedurale per superare i paletti regolamentari

Formalmente, il disegno di legge approvato sfrutta alcune particolarità procedurali per aggirare i vincoli che impedirebbero l’introduzione di nuove norme al di fuori della Finanziaria o del bilancio fino a gennaio. Il testo, preparato mesi fa ma mai votato, recupera alcune norme della prima Finanziaria 2024 impugnate dal governo nazionale, riproponendole in una forma corretta. L’approvazione è avvenuta con i soli voti del centrodestra.

Dallo sblocco di norme in sospeso agli emendamenti “territoriali”

Attualmente, il disegno di legge contiene sette articoli che sbloccano norme in sospeso da mesi a causa di precedenti impugnative. Tra queste, la più rilevante riguarda l’eliminazione di un vincolo per i forestali, consentendo al governo di impiegarli nello spegnimento degli incendi. Le altre norme hanno un impatto politico minore. Tuttavia, come sottolineato da Giuseppe Lombardo, deputato di opposizione, il vero scopo di questa manovra è quello di creare uno spazio per emendamenti che altrimenti non troverebbero posto nella Finanziaria principale, in particolare quelli di natura ordinamentale o a vantaggio dei territori di elezione dei deputati.

Una strategia per evitare impugnative

Questa “Finanziaria parallela” potrebbe quindi accogliere le norme meno cruciali, evitando che eventuali impugnative compromettano l’intera manovra finanziaria. Resta da valutare l’effettivo peso di questo disegno di legge, considerando che la Finanziaria principale ha già accumulato centinaia di emendamenti durante l’esame nelle varie commissioni.