Le abbiamo ammirate per la loro tempra, la loro tenacia, la loro voglia di vincere, in pedana e nella vita: sono Bebe Vio e Valentina Vezzali, le schermitrici olimpiche che hanno vinto tantissimo e che sono ispiratrici per migliaia di ragazzi in tutta Italia.
Martedì 4 giugno, alle 18.30 a Villa Magnisi (via R. da Partanna, 22), saranno le ospiti d’onore del convegno, organizzato dalla Fondazione Bellisario – delegazione Sicilia, dalla Federazione Italiana Scherma e dall’Ordine dei Medici di Palermo intitolato “Donne azzurre nello sport: vincenti ma solo in gara” per parlare di professionismo fra le donne che praticano sport in Italia ad altissimi livelli.
Le atlete italiane vincono tantissimo. Rispetto ai colleghi maschi, le loro storie spiccano per forza e determinazione, entrando nell’immaginario collettivo in maniera molto profonda. Tutto ciò dà grande lustro allo sport femminile italiano, ma al tempo stesso invita a riflettere su un percorso troppo spesso a ostacoli. Perché tutte queste atlete o ex atlete per lo Stato italiano sono solo “dilettanti”.
Infatti ancora oggi, in Italia, le donne non hanno diritto d’accesso a una legge dello Stato (la n. 91 del 1981) che regola i rapporti tra società e sportivi professionisti. Ciò significa che in Italia nessuna donna possiede lo status di professionista: per lo Stato italiano, sono tutte dilettanti.
La legge 91/1981, pensata per regolare i rapporti di lavoro in ambito sportivo, lasciava alle federazioni la possibilità di scegliere se aprire le porte al professionismo in base alle direttive del Coni, ma a distanza di 38 anni quelle direttive non sono ancora arrivate, così solo quattro discipline si sono regolamentate (calcio, golf, ciclismo e basket) riservando però lo status di professionisti solo agli uomini.
La differenza, chiaramente, non è soltanto nella forma ma, sopratutto, nella sostanza in quanto per le donne sportive di alto livello vuol dire essere relegate al ruolo di chi lo sport lo fa per ‘diletto’, quando invece non è così. Ciò vuol dire non avere contratti, maternità, pensione, tfr e nessuna delle tutele basilari che dovrebbe avere chi fa dello sport il proprio lavoro. Sarà presente il Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.
All’incontro prenderanno parte, oltre alle due atlete plurimedagliate olimpiche, anche il Presidente della Federazione Italiana Scherma, Giorgio Scarso, la referente per la Sicilia della Fondazione Bellisario, Marcella Cannariato, il presidente provinciale dell’Ordine dei Medici, Toti Amato, il Generale di Corpo d’Armata Sottocapo di Stato Maggiore, Luigi Francesco De Leverano, l’avvocato Monica Campione, della Scuola dello Sport del Coni e Marta Verona, capitano dell’Andros di basket femminile, che ha riportato la città di Palermo al vertice dello sport, con la promozione in serie A/1, conquistata due settimane fa. Modererà l’incontro, la giornalista Giulia Noera
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