I carabinieri non lo hanno trovato durante i controlli degli arrestati ai domiciliari. L’uomo di 64 anni era fuori senza avere dato comunicazione. Nel corso dei controlli dei militari hanno trovato un allaccio abusivo alla corrente elettrica che riforniva l’abitazione, nella zona dei cantieri navali a Palermo.
L’uomo è stato cosi arrestato dai carabinieri della compagnia di San Lorenzo con le accuse di evasione e furto aggravato. L’indagato è stato trovato fuori dall’abitazione e gli è stato contestato anche il furto di energia elettrica. E’ in corso la verifica per quantificare il danno provocato all’azienda erogatrice.
Ai domiciliari per estorsione non apre la porta ai carabinieri, arrestato
Non avrebbe voluto far entrare i carabinieri in casa sua. Non era una visita di cortesia ma un controllo in quanto il proprietario, un 20enne, di Siracusa, è ai domiciliari per estorsione, rapina e detenzione armi. Era stato arrestato nel giugno scorso al termine di una indagine e come disposto dal Tribunale aveva l’obbligo di indossare il braccialetto elettronico.
Il giovane sarebbe uscito fuori dal perimetro previsto e così il dispositivo ha fatto scattare l’allarme. I carabinieri si sono presentati in casa ma il 20enne si sarebbe rifiutato di aprire la porta e, successivamente, dopo che i militari l’hanno, avrebbe inveito contro di loro e rivolgendo frasi minacciose. Durante il controllo, all’interno dell’abitazione, i carabinieri constatavano sul tavolo della cucina 4 cellulari, 3 sigarette elettroniche, 1 mazzo di carte da poker e numerose “fiches”. L’arrestato, al termine degli accertamenti, è stato nuovamente ricondotto ai domiciliari, come disposto dall’Autorità giudiziaria aretusea e per lui l’accusa è di per resistenza a pubblico ufficiale.
Minacciò un dipendente comunale concessi i domiciliari
Poco prima di Natale, il tribunale del riesame ha accolto il ricorso presentato da Maurizio Tarantino, 54 anni, arrestato lo scorso 5 dicembre per avere minacciato e aggredito il capo ufficio tecnico del Comune di Villabate. E’ caduta l’aggravante mafiosa e a Tarantino sono stati concessi i domiciliari. Tarantino, titolare di un bar, difeso dagli avvocati Marco Clementi e Stefano Cultrera è accusato di violenza e minacce a pubblico ufficiale. L’aggressione sarebbe scattata perché Tarantino dava la colpa al dirigente del mancato rilascio di autorizzazioni amministrative. L’accusa venuta meno è che ci fossero dietro gli interessi della mafia. In realtà Tarantino è subentrato ad altri nella gestione del bar.
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