Diciassette donazioni effettive di sangue, delle quali quattro da nuovi donatori, e cinque pre-donazioni, cioè persone che potranno effettivamente donare da domani. E’ il bilancio della mattinata di oggi presso l’Unità di medicina trasfusionale dell’Ospedale Cervello, per l’appuntamento dedicato alla raccolta e alla sensibilizzazione, organizzato dal Dipartimento Attività sanitarie e osservatorio epidemiologico dell’Assessorato regionale alla salute e dall’Azienda Ospedali riuniti Villa Sofia-Cervello. Dirigenti e dipendenti della Regione e del mondo della sanità hanno contribuito ad incrementare le scorte di sangue, in un periodo, come quello estivo, che presenta sicuramente qualche problematica in più. Primi a donare sono stati il Direttore del Dipartimento attività sanitarie Ignazio Tozzo, il Direttore dell’Azienda Villa Sofia-Cervello, Gervasio Venuti e il Capo di gabinetto dell’Assessorato alla salute, Marina Valli, che rappresentava l’Assessore Baldo Gucciardi.
Ma hanno partecipato all’appuntamento di oggi anche il capogruppo del Pd all’Ars, Alice Anselmo, il dirigente del servizio trasfusionale dell’assessorato alla salute, Attilio Mele, Luciana Giammanco, Dirigente generale del Dipartimento regionale della Funzione pubblica, il Presidente dell’Ail di Palermo, Pino Toro, dipendenti dell’assessorato alla salute e del dipartimento attività sanitarie.
A “smistare” il traffico e fare gli onori di casa il Direttore del Centro Trasfusionale dell’Ospedale Cervello Raimondo Marcenò che ricorda come domenica prossima 31 luglio, dalle 8 alle 13, è in programma sempre all’Ospedale Cervello un’altra giornata dedicata alle donazioni per chi non ha potuto partecipare oggi. “Una giornata sicuramente significativa – sottolinea il Direttore Gervasio Venuti – per ricordare a tutti che donare è un atto di amore e di civiltà. Appuntamenti come questo dovrebbero essere ripetuti più spesso per assicurare una continuità e una regolarità delle donazioni, che sono essenziali in tutte le strutture siciliane ma in particolare per quelle come Villa Sofia-Cervello dove la cura della talassemia e delle leucemie, oltre a tutte le altre branche, richiedono un grande fabbisogno”.
Proprio sul fronte del fabbisogno di sangue, la Sicilia negli ultimi cinque anni, come ha sottolineato Attilio Mele, dirigente del servizio trasfusionale dell’assessorato alla salute, ha compiuto importanti passi avanti e si trova in una condizione di autosufficienza, con qualche criticità in più nelle tre aree metropolitane di Palermo, Catania e Messina dove il fabbisogno è maggiore.
I dati del 2015 in Sicilia parlano di 68 mila pazienti trasfusi, e una raccolta di 198 mila emazie, 59.700 chili di plasma,12 mila unità di piastrine. Da registrare come la Sicilia negli scorsi giorni ha acquisito circa 140 unità di sangue, eccedenza della campagna di donazioni in Puglia dopo il disastro ferroviario sulla tratta Corato-Andria dello scorso 12 luglio. La rete trasfusionale siciliana inoltre è accreditata secondo le norme che recepiscono le più recenti direttive europee.