Palermo

Caos trasferimenti docenti in Sicilia, posti vacanti ma assegnazioni negate, scoppia la protesta

Doccia fredda per centinaia di docenti siciliani a causa del rifiuto dell’USR Sicilia di concedere i trasferimenti richiesti, nonostante la disponibilità di posti vacanti. Mentre attendono ancora le assegnazioni provvisorie, madri, padri, coppie e singoli si trovano di fronte a un bivio doloroso: rinunciare al trasferimento o affrontare enormi sacrifici personali, come l’allontanamento dai figli o la ricerca di un alloggio a chilometri di distanza.

La giustificazione dell’USR appare insufficiente

La giustificazione dell’USR, che cita la mancanza di tempo per le rettifiche, appare insufficiente di fronte al diritto di questi docenti, che hanno superato concorsi, dimostrato il loro valore sul campo e accumulato esperienza e punteggio. La rabbia e la frustrazione crescono, spingendo i docenti a organizzarsi per presentare ricorsi contro le graduatorie e chiedere all’USR di rivedere la propria posizione.

La protesta di decine di docenti siciliani

L’Ufficio scolastico regionale della Sicilia ha deciso di negare il trasferimento a centinaia di docenti siciliani, in attesa a tutt’oggi delle sedi per le assegnazioni provvisorie. Questa la protesta di tantissimi prof che sta montando in queste ore dopo la doccia fredda ricevuta. Il problema riguarda i posti attualmente vuoti e disponibili per la mobilità, che i vari uffici scolastici provinciali non vorrebbero assegnare ai docenti di ruolo: madri e padri che dovranno lasciare i propri figli, coppie improvvisamente divise, persone che dovranno abbandonare tutto e cercare un alloggio a chilometri di distanza a causa di una decisione incomprensibile.

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Ci sono docenti “pronti al licenziamento”

“Non posso abbandonare mio figlio: sto meditando di licenziarmi”, dice Giulia (nome di fantasia), da noi sentita. L’USR infatti, nonostante i proclami che annunciano un aumento delle assegnazioni, ha risposto alle domande dei sindacati adducendo la motivazione del poco tempo a disposizione per effettuare le rettifiche: ma è possibile che la difficoltà a svolgere un’operazione o il sottodimensionamento di un ufficio possano ledere il diritto di docenti che hanno seguito le regole, vinto concorsi, si sono dimostrati alla prova del campo meritevoli e hanno maturato nel corso del tempo esperienza e punteggio? I docenti chiedono all’USR di abbandonare la linea del rifiuto ad oltranza e nel frattempo si stanno organizzando per proporre ricorsi contro le graduatorie pubblicate.

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