La Cisl rivendicano i risultati del tavolo di confronto, mentre Cgil e Uil richiamano il potere della piazza. Sono le reazioni dei sindacati al divieto di lavoro in Sicilia nelle ore e nei giorni più caldi per alcuni settori a rischio, con un’ordinanza urgente firmata dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, valida con efficacia immediata, e fino al 31 agosto 2024, per gli addetti nei settori agricolo, florovivaistico, edile e affini che svolgono attività fisica intensa e in prolungata esposizione al sole.

La soddisfazione della Cisl: “Abbiamo sempre lavorato per questo risultato”

“Un risultato per il quale abbiamo alacremente lavorato”. Lo ha dichiarato il segretario generale della Cisl Sicilia, Sebastiano Cappuccio, commentando l’ordinanza urgente firmata dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, valida con efficacia immediata, e fino al 31 agosto 2024,per gli addetti nei settori agricolo, florovivaistico, edile e affini che svolgono attività fisica intensa e in prolungata esposizione al sole. “Le parti sociali da tempo sollecitano questo provvedimento a tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori, esposti a condizioni termiche estreme – ha aggiunto Cappuccio – e quindi registriamo positivamente il via libera a quest’ordinanza, da noi fortemente richiesta. L’auspicio è che su tutti i temi si segua il metodo del confronto e della concertazione”.

Cgil e Uil: “Noi pronti a scendere in piazza, ora un protocollo”

“Finalmente il presidente della Regione, Renato Schifani, ci ha ascoltati ed è stata firmata l’ordinanza che vieta il lavoro in Sicilia nelle ore e nei giorni più caldi. Cgil e Uil la chiedevano da troppo tempo e molte sono state in queste settimane le iniziative di protesta a sostegno della richiesta di una misura specifica a tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori. Era anche in programma un sit- in venerdì 19 luglio davanti alla Presidenza della Regione per protestare contro i ritardi in merito. Prendiamo atto di questo intervento e restiamo comunque vigili affinché le regole vengano rispettate”. Così i segretari di Cgil Sicilia, Alfio Mannino e Francesco Lucchesi, e della Uil Sicilia, Luisella Lionti e Ignazio Baudo, che aggiungono: “Adesso e’ necessario che venga definito il protocollo per disciplinare compiutamente la materia: resta questa per noi una questione fondamentale. Così come lo è il fatto che riparta il confronto su sicurezza e salute sul lavoro”.

Fillea Cigl: “Vigileremo”

Dopo l’emanazione dell’ordinanza regionale che impone lo stop nelle giornate e nelle ore più calde ai lavori che comportano
l’esposizione al sole e alle alte temperature, la Fillea Cgil Sicilia rende noto di avere sospeso la mobilitazione portata avanti in questi giorni provincia per provincia nei cantieri edili con la campagna #seguilasagoma. “Lo consideriamo un risultato della nostra iniziativa- dice il segretario generale della Fillea Cgil Sicilia, Giovanni Pistorio- che ha avuto l’obiettivo di rendere quanto più visibili il disagio e i rischi che corrono i lavoratori esposti a condizioni climatiche insostenibili. Manteniamo tuttavia attiva la vigilanza- aggiunge- su posti di lavoro affinchè quanto previsto nell’ordinanza sia rispetto”. In questi ultimi giorni la Fillea ha inscenato un tour virtuale del presidente della regione , attraverso una sua sagoma in cartone, in vari cantieri della Sicilia, come a volere forzare l’ascolto delle esigenze dei lavoratori. “Con l’ordinanza di oggi- dice Pistorio- possiamo dire che un primo importante obiettivo è stato raggiunto”.

Le motivazioni del provvedimento

“Si tratta di un provvedimento urgente – spiega il presidente Schifani – che ho assunto in piena autonomia per tutelare la salute dei lavoratori più esposti al sole in questa fase in cui la Sicilia è interessata da un’eccezionale ondata di caldo, con temperature elevate e alto tasso di umidità. Per chi opera in queste condizioni in ambienti esterni i rischi sono elevatissimi: gli effetti dei colpi di calore possono anche essere letali”.

I dettagli dell’ordinanza

L’ordinanza, in particolare, prevede che su tutto il territorio siciliano, dalle 12,30 alle 16 vengano sospese le attività nei giorni in cui la mappa dell’Inail (pubblicata sul sito Worklimate) segnali un rischio “alto”. Per quanto riguarda le operazioni di pubblica utilità, i datori di lavoro dovranno adottare misure organizzative per salvaguardare i livelli minimi delle prestazioni dei servizi essenziali.

 

 

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