Gli agenti della Digos della questura di Palermo hanno denunciato 60 presidenti di seggio che lo scorso 12 giugno anziché occuparsi delle elezioni comunali optarono per andare allo stadio a seguire la partita del Palermo. I rosanero si giocavano il ritorno in serie B col Padova e tanti presidenti tifosi non volevano mancare all’appuntamento. Allo stadio furono presenti oltre 33.000 spettatori.
La fuga dal seggio
Una fuga dal seggio in massa che mise in crisi la macchina elettorale del Comune di Palermo che tra presidenti e scrutatori si trovò sguarnita.
Così provocarono il caos. I poliziotti hanno riscontrato che i tagliandi a loro intestati sono stati vidimati elettronicamente agli ingressi del Renzo Barbera. Non risulta alcun cambio. Nessun altro è andato allo stadio al loro posto.
In tanti presentarono certificato medico
La stragrande maggioranza ha presentato un certificato medico. Dall’influenza al mal di stomaco: le loro scuse sono ritenuti non credibili. E adesso, nel successivo step investigativo, anche i medici che hanno certificato le malattie saranno chiamati a spiegare cosa sia accaduto. Al momento dell’apertura dei seggi saltò fuori che 174 tra presidenti e scrutatori avevano rinunciato. C’erano volute ore per rimpiazzarli. Nel frattempo alcuni elettori avevano trovato le scuole chiuse. Rischiano una multa da 206 a 516 euro nella “migliore” delle ipotesi.
Nei casi più gravi, e sono la quasi totalità, ci sarà l’iscrizione nel registro degli indagati.
Verso maxi processo per falso e interruzione di pubblico servizio
Si va verso un maxi processo per falso e interruzione di pubblico servizio. Non solo i medici, d’ora in poi i poliziotti valuteranno la posizione degli scrutatori. L’unica speranza è che l’inchiesta scoraggi comportamenti simili. Per fortuna il 25 settembre, giorno di elezioni nazionali e regionali, il Palermo non scenderà in campo.
Il caos ai seggi, in 200 segnalati alla procura
Il giorno dopo la partita, la procura di Palermo ha aperto un fascicolo sul caos ai seggi elettorali per l’assenza di presidenti in diverse sezioni in occasione delle elezioni Comunali e del voto per i Referendum sulla Giustizia.
Le indagini sono state delegate alla Digos della Questura. Da quanto si apprende, i nominativi segnalati sono circa 200 e comprendono oltre ai 174 presidenti già nominati anche altri. L’assenza “ingiustificata” e “improvvisa” dei presidenti e dei componenti di sezione (scrutinatori, ndr) ha causato un notevole ritardo nelle operazioni di voto in molti seggi della città.
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