Una discarica di rifiuti a pochi passi dal cantiere della futura stazione del passante ferroviario di Palermo. Succede fra via Pasolini e via D’Ossuna, nel cuore del quartiere Zisa. Un punto di snodo per il percorso arabo-normanno di Palermo, lasciato da anni nel degrado e nell’abbandono. “Qui turisti ne passano tanti – sostiene Teresa Bongiorno, residente della zona -. Mi mortifico quando fanno le foto all’immondizia. Mi vergogno“. Un sentimento purtroppo condivisibile visto lo stato in cui versa l’area della V Circoscrizione. Sacchetti di immondizia che si alternano a rifiuti ingombranti di ogni genere. Il tutto a pochi metri dall’ingresso di un istituto scolastico. Non certo il cartellino da visita migliore per formare i cittadini di domani alla cultura del decoro urbano.
Le segnalazioni dei residenti
Problema sul quale i residenti della zona hanno fatto diverse segnalazioni a Rap, non sempre con grandi risultati. “Rap viene a pulire molto poco – sottolinea Nadia Cascino -. Sto qui da poco, ma sarà venuta due o tre volte. Abbiamo fatto diverse segnalazioni. E anche quando viene a pulire, tolgono i rifiuti ingombranti ma i sacchetti rimangono. Non c’è una pulizia globale. Manca il controllo del territorio. Chiaramente il problema sono poi i cittadini che sporcano. Ci vorrebbe una sensibilizzazione più capillare“. Il riferimento della signora è agli strumenti messi a disposizione, proprio da Rap, per il ritiro gratuito dei rifiuti ingombranti o anche ai CCR comunali dislocati sul territorio cittadino. Fatto sul quale l’azienda di piazzetta Cairoli aveva avviato perfino una campagna d’informazione lo scorso dicembre, evidentemente non entrando nel cuore di tutti.
I problemi di igiene pubblica
Una situazione che, purtroppo, finisce per generare degrado e problemi igienico-sanitari. “E’ una vergogna che ci portiamo dietro da tanti anni. Dobbiamo convivere con la spazzatura, con topi e scarafaggi – dichiara Vincenzo Cillari -. Ciò nonostante continuiamo a pagare la TARI annualmente. Qui c’è una scuola che permette ai bambini di arrivare a scuola. E ogni mattina, i nostri ragazzi devono passare in mezzo alla spazzatura per recarsi a scuola”.
Una discarica a pochi metri dalla futura stazione ferroviaria
Detto del percorso arabo-normanno, la discarica rappresenta un problema anche con un occhio al futuro, di quel che sarà nella zona. Lì a pochi metri da ingombranti e sacchetti di spazzatura, si stanno svolgendo i lavori per la realizzazione della fermata Imera del passante ferroviario. Una grande opera pubblica accolta con favore dai cittadini, anche se alla stessa si auspica che si possa ricollegare un intervento più complessivo. “Ci sarà un passaggio continuo di persone – rappresenta Teresa Bongiorno -. Questa strada ad oggi non ha marciapiedi. Dovrà affrontare un traffico di auto maggiore. E non c’è illuminazione. Ci saranno problemi per attraversare questa strada, per l’incolumità delle persone. E’ chiaro che se viene fatta una stazione, mi pare normale che si debba riqualificare tutto l’ambiente circostante”.
Serve una riqualificazione complessiva
Al Comune viene quindi chiesto un progetto di riqualificazione complessivo. E i precedenti ci sono già. Leggasi quanto avvenuto per il progetto della fermata Turrisi-Colonna. Qualcuno dal quartiere avanza anche qualche proposta in tal senso. Come Mario Pizzimenti, artigiano che si occupa di realizzare carretti siciliani in zona. “Vorrei sistemare questo spazio con arredi urbani e panchine. Uno spazio aperto a tutti. Il progetto prevede anche un murale. Aspettiamo solo la bozzetta del disegno. Uno spazio in cui il turista si può fermare, fare una piccola pausa pranzo. La cultura a posto dell’immondizia. Ad oggi siamo nell’abbandono culturale e sociale”.
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