“La norma sul ripiano del disavanzo della Regione Siciliana non poteva andare nel milleproroghe, come proponeva qualcuno in maniera alquanto irrituale. La procedura costituzionalmente corretta, condivisa con il ministro Francesco Boccia cui spetta la proposta, a seguito dell’accordo raggiunto in Commissione paritetica, è un decreto legislativo su norme di attuazione dello Statuto in materia contabile, che sarà varato nel prossimo Cdm, il 23 dicembre”. Lo annuncia il ministro per il Sud Giuseppe Provenzano.
“Il Governo è mosso dalla volontà di aiutare a risolvere problemi che ricadrebbero sui lavoratori e sugli enti locali, che non portano alcuna responsabilità nella gestione dei bilanci regionali, su cui è necessario fare maggiore chiarezza, seguendo il richiamo forte che è venuto dalla Corte dei conti“, aggiunge.
“È necessario riportare il confronto Stato-Regione nell’alveo della più leale collaborazione istituzionale, con la sobrietà che aiuta a risolvere i problemi e non con la propaganda. Il Governo c’è, come dimostra l’impegno centrale per evitare che la Sicilia perda i fondi europei, come dimostra la norma approvata oggi in CdM sul Commissario per le strade provinciali siciliane. Soprattutto c’è lo Stato, anche su questa delicata vicenda del bilancio. Chi ha il dovere di rappresentare le istituzioni dovrebbe impegnarsi a ricordarlo tutti i giorni ai cittadini e forse anche a se stesso”, conclude
“Come previsto dal nostro Statuto, parteciperò personalmente alla riunione del governo nazionale. Apprezzo che il presidente Conte abbia voluto dar seguito alla richiesta inoltrata nei giorni scorsi”. Lo dice il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.
“Oggi in Consiglio dei ministri il Governo, con grande senso di responsabilità istituzionale, si è impegnato ad adottare con decreto legislativo, che sarà varato lunedì 23 dicembre su proposta del Dipartimento degli Affari Regionali e alla presenza del Presidente Musumeci, il provvedimento approvato dalla Commissione Paritetica della Regione Autonoma Siciliana. Il provvedimento prevede il ripiano del disavanzo della Regione in dieci anni”. Lo afferma il ministro per gli affari regionali e le autonomie, Francesco Boccia. “La commissione paritetica presieduta dal consigliere del Ministro per gli affari regionali, Antonio Ilacqua, aveva già indicato la strada maestra del percorso costituzionale. Non era pertanto per gli uffici considerata legittima o coerente rispetto al Bilancio dello Stato l’ipotesi dell’introduzione di una norma ordinaria, diversa da quella indicata dalla commissione paritetica nel cosiddetto decreto Milleproroghe. Oltre al dato oggettivo determinato dalla contrarietà della Ragioneria, l’ipotesi di norma era palesemente errata”.
“Il decreto legislativo secondo le procedure costituzionali – ricorda il ministro Boccia – consentirà alla Regione Siciliana di operare correttamente secondo la legge e non inciderà sulle altre Regioni e sugli equilibri complessivi del Bilancio dello Stato. È un chiaro e netto segnale di attenzione e di responsabilità che il Governo nella sua interezza trasmette all’intera comunità siciliana. Ogni altra norma ordinaria sarebbe stata illegittima e incoerente rispetto alle finalità che riguardano la condizione finanziaria della Regione”.
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