Il Comune di Palermo adotti i “Piani per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche” (PEBA), quale strumento urbanistico introdotto in Italia nel 1986, per monitorare, progettare e pianificare interventi per l’accessibilità finalizzati, in particolare, alla fruibilità degli edifici per tutti i cittadini e per ciascuno, a prescindere da una specifica condizione di disabilità fisica e motoria. Lo dichiara Viviana Lo Monaco, consigliere del Comune di Palermo e componente V Commissione permanente e Commissione Speciale Garanzia e Trasparenza.

Lo Monaco (M5S) già nel 2020 approvato mio Odg

“Prendendo spunto dalla nota che la Garante delle persone con disabilità del Comune di Palermo ha oggi inviato all’attenzione del sindaco, del vice sindaco, della Presidenza del Consiglio e di tutti i consiglieri comunali, colgo l’occasione – dice Lo Monaco – per ricordare che già il 2 dicembre 2020 è stato approvato all’unanimità un Ordine del Giorno da me proposto, nel quale il Consiglio comunale impegnava il sindaco e la Giunta a:

  • ‘redigere un piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche in modo da garantire il diritto di accessibilità per tutti i cittadini;
  • promuovere una campagna di ascolto cittadina per raccogliere segnalazioni di barriere che limitino l’accessibilità a spazi o servizi comunali, aggiornando di conseguenza il PEBA, aggiungendo i progetti per l’eliminazione di eventuali barriere ancora previste;
  • finanziare gli interventi previsti nel PEBA in base alle priorità stabilite di concerto con la cittadinanza e le associazioni e con il supporto del Disability Manager;
  • fornire gli adeguati supporti al Disability Manager del Comune di Palermo, affinché possa operare pienamente;
  • promuovere l’attivazione di un Disability Manager anche presso le aziende partecipate; conformare sempre più ogni servizio, comunicazione, struttura, procedimento e azione amministrativa, alle migliori pratiche dell’accessibilità universale, avvalendosi anche del supporto di un’eventuale Consulta comunale competente e del Disability Manager;
  • sollecitare il Governo nazionale a supportare i comuni a livello di competenze, fornendo consulenze tecniche e formazione per la redazione dei PEBA e in generale di tutte le progettualità per rendere ogni spazio, servizio, evento e attività accessibile a tutte le persone indipendentemente dalla loro condizione fisica, psichica, sociale”.

“Due anni che sollecito il Comune”

“Da allora – prosegue – ho personalmente sollecitato più volte l’Amministrazione comunale, nelle persone degli assessori al ramo, al fine di promuovere un raccordo interassessoriale utile a promuovere tutte le azioni propedeutiche alla redazione del P.E.B.A., avvertendo del rischio di Commissariamento, dato dall’inosservanza delle norme in materia. Con rammarico, ho constatato che neanche la formale diffida ha sortito gli effetti sperati, in quanto ad oggi non si registra nessuna reale presa in carico organica e programmatica da parte degli Uffici comunali rispetto agli adempimenti auspicati in tema di barriere architettoniche e accessibilità universale”.

“Sconfitta della politica”

“Questa – conclude – è una sconfitta della Politica e non solo delle persone che affrontano una difficoltà motoria, visiva, sensoriale occasionale, oppure si trovano a convivere con disabilità o generiche compromissioni fisiche, che – è giusto precisare – possono riguardare tutti e ciascuno”.

 

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