ne dà notizia l'assessore mangano

Disabilità, arriva un decreto per uniformare la compartecipazione dei servizi socio-assistenziali

Un decreto attuativo per uniformare in tutta la Sicilia la compartecipazione alle spese dell’assistenza domiciliare e domestica fornita alle persone con disabilità. Il provvedimento è stato annunciato dall’assessore regionale per la Famiglia, per le Politiche Sociali e il Lavoro, Carmencita Mangano, che ha riunito gli enti del terzo settore, le associazioni che rappresentano le cooperative, e le sigle sindacali che si occupano del problema.

“Il tavolo di lavoro – dice l’assessore Mangano – presenterà proposte concrete che potranno essere inserite nella nota che la Regione dovrà preparare. Dopo 14 anni di stallo stiamo facendo ripartire un serio confronto sul costo della compartecipazione dei servizi socio-assistenziali, finora spesso affidati alla libera interpretazione delle amministrazioni locali. Lo spunto è arrivato da Cittadinanza Attiva di Messina che ci ha segnalato il caso di un disabile a cui sarebbe stato chiesto di pagare per la quota di compartecipazione anche per le spese pregresse. E’ quindi necessario mettere ordine, impartendo precise disposizioni, affinché nessuno debba pagare somme indebitamente richieste”.

Le leggi nazionali ed europee, nonché alcune sentenze del Tar di Catania e Palermo, prevedono che il costo alla compartecipazione delle persone con disabilità grave e non autosufficienti, che vivono in famiglia e che non sono in grado di costituire un proprio nucleo familiare, deve avvenire applicando il parametro Isee riferito solo all’eventuale reddito del beneficiario.

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“Una norma spesso disattesa – continua l’assessore Mangano – che sta creando difficoltà ai disabili che spesso si vedono arrivare richieste di compartecipazione molto elevate. Le conseguenze di questa situazione portano molte persone a rinunciare all’assistenza, aggravando ulteriormente le condizioni di disagio, e a una riduzione della quantità del servizio con la messa in discussione di molti posti di lavoro. Per questi motivi abbiamo la necessità di fare chiarezza e di superare l’emergenza per dare risposte chiare e univoche in tutta la regione”.

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