Tirano un sospiro di sollievo i disabili siciliani che hanno temuto che gli venisse negato dal governo regionale, come già purtroppo avvenuto, un diritto.
Il motivo del contendere è l’assegno di cura per l’assistenza domiciliare che consente loro di vivere una esistenza maggiormente dignitosa.
La commissione Servizi sociali e sanitari dell’Ars ha infatti approvato all’unanimità, con il parere favorevole del governo, l’emendamento al disegno di legge “Norme stralciate dall’esercizio provvisorio del bilancio della Regione per l’esercizio finanziario 2018”.
L’anno non si era aperto sotto i migliori auspici. L’assegno di cura è stato sinora a rischio, gettando i destinatari in uno stato di grande preoccupazione.
Sulla vicenda interviene Giovanni Cupidi, del Comitato Siamo Handicappati No Cretini nonché tra i principali promotori delle proteste di piazza dei mesi scorsi.
“Abbiamo monitorato i lavori di commissione – dice Cupidi – affinché l’assegno di cura non fosse inizialmente soppresso, come abbiamo concretamente rischiato per la solita miopia politica.
Ci siamo rimboccati le maniche e siamo intervenuti laddove ritenevamo che il provvedimento forse peggiorativo.
Adesso dovrà essere emanato un decreto del presidente. A differenza di quanto accaduto in passato, ci auguriamo di essere coinvolti in questo processo decisionale che vedrà inserite in decreto misure che per noi sono fondamentali ed imprescindibili”.
Inizialmente si prevedeva la soppressione del decreto sull’esercizio provvisorio, il Comitato è intervenuto.
“Siamo soddisfatti – conclude Cupidi – che alla fine il testo esitato mantenga gli assegni di cura e ci auguriamo che davvero la misura sia strutturale ma soprattutto di non trovarci di fronte all’intenzione di creare misure sostitutive, ossia che in futuro si mettano le persone nelle condizioni di dover scegliere tra il servizio di assistenza diretta e l’assegno di cura”.
“Così come chiesto dalle associazioni dei disabili – dichiara la presidente della sesta commissione dell’Ars Margherita La Rocca Ruvolo – continua ad essere previsto il trasferimento monetario diretto dopo il 2018. E’ stata inoltre prevista una cadenza annuale per l’erogazione del beneficio che viene così di fatto stabilizzato con una misura strutturale e non più emergenziale. Un importante passo avanti per la tutela dei diritti dei disabili in Sicilia, il nostro lavoro continuerà in questa direzione. Ringrazio la commissione per il proficuo lavoro svolto e il governo per la collaborazione”.
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