“Vivo in un contesto scolastico da più di 20 anni e so bene che la sicurezza dei bambini viene prima di tutto, ma in questo caso non sembra sia una priorità”. Lo dice a BlogSicilia Maria Pomara, mamma e insegnante di scuola primaria all’istituto comprensivo “Emanuele Ventimiglia” di Belmonte Mezzagno, in provincia di Palermo.
Guidatori spericolati e parcheggio selvaggio davanti la scuola, che si trova nella centrale via Placido Rizzotto.
Maria ci contatta per denunciare una situazione di rischio per gli studenti dell’istituto.
Cosa è accaduto
Maria ha due figli di 6 e 12 anni che frequentano la stessa scuola dove lei insegna. Il figlio maggiore è affetto da tetraparesi spastica, ha pertanto difficoltà di deambulazione, e per camminare deve necessariamente indossare scarpe ortopediche e tutori. Venerdì scorso è accaduto un episodio che ha profondamente indignato la donna.
Un guidatore, nel fare marcia indietro con l’automobile, ha urtato il piede del ragazzino, che lei teneva per mano.
Il 12enne fortunatamente non ha riportato ferite, “soltanto perché l’urto – dice la donna – è stato attutito da scarpe ortopediche e tutori. La persona che era alla guida della vettura, nonostante si sia accorta di quanto accaduto, non si è nemmeno premurata di scendere dalla macchina. Ho poi ricevuto la telefonata di una ‘pseudo parente’ che si è scusata. Scuse che io non ho accettato, mio figlio poteva farsi male seriamente e non è caduto soltanto perché lo sorreggevo io”.
Macchine spericolate e parcheggio selvaggio
Secondo quanto riferisce la donna, non sarebbe la prima volta che si verificano episodi del genere. “Voglio raccontare quanto succede quotidianamente davanti la scuola – prosegue Maria – non solo perché mio figlio ha rischiato di essere investito. Tutti gli studenti sono in pericolo. Ogni giorno assistiamo a guidatori spericolati ed altri che parcheggiano in modo ‘selvaggio’ anche davanti i cancelli dell’istituto. C’è in aggiunta un malcostume diffuso da parte di chi accompagna o va a prendere i ragazzi a scuola.
Molti, per non fare pochi metri, parcheggiano anche sui marciapiedi o in tripla fila restringendo la carreggiata.
Alla fine delle lezioni, quando devo tornare alla mia automobile con i miei figli, sono costretta a fare la gincana tra le vetture parcheggiate, con grande fatica di mio figlio, che ribadisco, ha difficoltà a camminare”.
Non ci sono controlli
Prosegue la donna: “I vigili urbani non ci sono, né all’entrata a scuola né all’orario di uscita. Sono stati informati di questa situazione e mi è stato risposto che non c’è abbastanza personale. Un giorno ho anche chiamato i carabinieri. Domattina incontrerò il preside dell’istituto, che conosce questa problematica, per vedere come affrontare quella che è diventata una vera e propria emergenza”.
La segnaletica
“Non accetto – conclude Maria – questo stato di cose. Chiedo più sicurezza per tutti i bambini che frequentano quella scuola. Non c’è neppure la segnaletica adatta. A mio avviso si dovrebbe predisporre il divieto di sosta dei veicoli davanti la scuola o prevedere delle transenne che permettano agli studenti di entrare e uscire in sicurezza.
Al momento non c’è niente di tutto questo”.
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