È scontro in Consiglio comunale a Palermo sulla mozione presentata da alcuni consiglieri di centrosinistra e maggioranza a favore del riconoscimento dei diritti delle coppie omogenitoriali e della trascrizione dei figli delle stesse. La mozione ha suscitato la dura reazione del gruppo di Fratelli d’Italia, che in una nota firmata da tutti i consiglieri e assessori del partito, ha accusato le forze proponenti di anteporre una mozione “senza valore” alle vere emergenze della città come rifiuti, acqua e problemi sociali, utilizzandola solo per “fini elettorali”.

“Campagna elettorale a scapito dei cittadini”

Fratelli d’Italia ha dichiarato che non presterà il fianco a chi “fa campagna elettorale a scapito dei cittadini”, specificando però che da questa vicenda “i palermitani capiranno chi rispetta il programma elettorale e chi no, chi fa parte di questa maggioranza di centrodestra e chi invece prova a tenere il piede in due staffe”. Parole che lasciano presagire possibili strappi nella maggioranza che sostiene Lagalla.

A favore della mozione Lagalla

Anche il sindaco è intervenuto sulla questione, schierandosi a favore della mozione. In una nota Lagalla ha dichiarato che da consigliere comunale non avrebbe dubbi a sostenerla, ma che deve prendere atto della circolare del Ministro Piantedosi che impedisce di fatto ai Comuni di trascrivere i figli delle coppie omogenitoriali. Il sindaco ha quindi proposto al comitato “Esistono i diritti” di lanciare un appello dei sindaci per chiedere al Ministro di rivedere la circolare, dichiarandosi disponibile a essere il primo firmatario.

L’incontro con il comitato

La presa di posizione di Lagalla ha suscitato la soddisfazione del comitato, ricevuto nei giorni scorsi in Comune, ma rischia di innescare nuove polemiche con Fratelli d’Italia e la parte più conservatrice della maggioranza. Lo scontro in atto conferma come il tema dei diritti delle coppie omosessuali e della genitorialità sia particolarmente divisivo e al centro del dibattito politico in città.

La mozione, che non ha valore vincolante, era stata presentata da esponenti del PD, M5S e di alcune forze di maggioranza come risposta alla discussa circolare del Ministero dell’Interno che di fatto impedisce la trascrizione dei figli delle coppie omogenitoriali. Ma Fratelli d’Italia ha criticato l’iniziativa come pretestuosa e strumentale, anteposta alle vere priorità della città.

“Ancora una volta, il Consiglio Comunale di Palermo si trova ad affrontare una situazione di stallo riguardante
la trascrizione delle coppie omogenitoriali. Nonostante l’urgenza e l’importanza del tema, le divergenze interne alla maggioranza hanno impedito il raggiungimento di un accordo e, di conseguenza, l’adozione di una decisione concreta in merito. È assurdo che nel 2024, nella quinta città d’Italia, non si riesca ancora a trovare un minimo
livello di civiltà su temi così importanti, sembra davvero di essere tornati indietro nel tempo, quando diritti fondamentali venivano negati e discussi in maniera altrettanto controversa”. Così l’ex presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè dopo le polemiche all’interno del Consiglio comunale di Palermo sulla trascrizione delle coppie omogenitoriali. “Io spero che tutti i consiglieri comunali riescano attraverso un dialogo aperto e costruttivo a raggiungere un accordo che rispetti i diritti di tutte queste famiglie – aggiunge l’ex leder siciliano di Forza Italia e oggi nel Gruppo misto -La difesa dei diritti civili è una battaglia dalla quale non ci si può più sottrarre”.

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