Approvazione del rendiconto generale della Regione entro ottobre con adeguamento del nuovo contratto di lavoro e pagamento degli arretrati per i dipendenti del comparto entro fine anno. È il cronoprogramma annunciato stamattina nell’incontro a Palazzo d’Orleans tra Regione e le sette organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Sadirs, Cobas-Codir e Siad-Csa firmatarie del Ccrl. Alla riunione, voluta dal presidente Renato Schifani, hanno partecipato il capo di gabinetto della Presidenza della Regione, Salvatore Sammartano, e il ragioniere generale Ignazio Tozzo.

Schifani, “Obiettivo è arrivare a firma contratto più rapidamente possibile”

“Abbiamo voluto rassicurare i sindacati – dice il presidente Schifani – sul fatto che l’attenzione del mio governo resta alta, perché l’obiettivo è quello di arrivare nel più breve tempo possibile alla firma definitiva del nuovo contratto con il riconoscimento di tutti i diritti giuridici ed economici dei dipendenti regionali. L’assessorato alla Funzione pubblica è già al lavoro per aggiornare i conteggi sulla base di quanto previsto dal Ccrl”.

Niente aumenti per i dipendenti regionali, lo stop della Corte dei Conti

Poche settimane fa, i giudici della Corte dei conti bloccano il rinnovo del contratto dei dipendenti della Regione Siciliana. L’intesa era stata firmata nell’aprile scorso ma i magistrati contabili non hanno ratificato l’accordo raggiunto tra Regione e sindacati.

Il collegio ha approvato la relazione dei magistrati istruttori. “Ai fini della certificazione dell’ipotesi di contratto regionale di lavoro del comparto non dirigenziale per il triennio 2019-2021, – si legge nel dispositivo dei giudici della sezione di controllo di via Notarbartolo – accerta la mancanza delle condizioni di compatibilità finanziaria ed economica con gli attuali strumenti di programmazione e di bilancio della Regione siciliana, per le motivazioni indicate nel rapporto di certificazione”. La delibera con tutte le motivazioni verrà trasmessa nei prossimi giorni all’Aran Sicilia che dovrà prendere nuove misure. L’ipotesi è che il nodo stia nella mancata approvazione del rendiconto 2023 della Regione.

Gli aumenti per i regionali

L’intesa siglata negli uffici dell’Aran Sicilia prevede per i lavoratori un aumento mensile degli stipendi che varia da 61,82 per la categoria economica più bassa a 145 per quella più alta. Per le categorie A l’aumento medio è di circa 65 euro, per le B di circa 76 euro. Per le categorie superiori, invece, l’incremento medio è di cento euro (per le C) e di 120 euro (per le D).