Nino Di Matteo, pm del processo della Trattativa, nel corso di una telefonata in diretta alla trasmissione “Non è l’Arena” condotta da Massimo Giletti ha raccontato di essere stato d’accordo a ricoprire la carica di capo del Dap dopo un incontro con il ministro Bonafede.
Nino Di Matteo aveva ricevuto la proposta dal neo Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede di dirigere il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria.
Di Matteo aveva chiesto 48 ore per decidere. Il giorno dopo Di Matteo decise di accettare, ma il Ministro della Giustizia Alfondo Bonafede gli disse che aveva cambiato idea e aveva scelto un altro Capo Dap, Francesco Basentini che si è dimesso giorni fa per le polemiche scaturite dalle scarcerazioni dei boss mafiosi.
Pare che alla base della scelta ci siano state alcune intercettazioni dei detenuti ostili alla nomina di Nino Di Matteo.
Adesso il ministro ha scelto Dino Petralia, già procuratore generale a Reggio Calabria e prima ancora procuratore aggiunto a Palermo.
Sarà lui a guidare il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria dopo le dimissioni di Francesco Basentini, arrivate dopo le polemiche sulle scarcerazioni di boss e per la gestione delle rivolte nella carceri.
Un’altra mossa politica chiara del ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, dopo la scelta di Roberto Tartaglia, già pm antimafia, alla poltrona di vice.
Le scarcerazioni di mafiosi e camorristi hanno colpito profondamente il Guardasigilli e preoccupato tutte le forze politiche. Senza dimenticare le riflessioni amare di chi da sempre è in prima linea contro la criminalità organizzata.
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