Di che pasta siamo fatti? A Talk Sicilia, il talk di intrattenimento politico ed economico di BlogSicilia, si parla del settore agroalimentare. Ospite della trasmissione è stata Antonella Messina, manager del pastificio Tomasello, brand storico siciliano risorto e nuovamente sul mercato.
La storia di Tomasello è il racconto di un passato rinverdito oggi da una generazioni di trentenni che ha deciso di ritornare in Sicilia e riprendere in mani le redini di una storia imprenditoriale.
“Siamo tornati in Sicilia per amore della nostra terra”
“Questa idea è partita nel periodo del lockdown. Abbiamo avuto il tempo di studiare e studiare il mercato ed analizzare le sue sfide principali. Siamo tutti ragazzi under 30, abbiano deciso di ritornare in Sicilia. Eravamo andati via. Per noi questa è la più grande scommessa: dare fiducia alla nostra terra”, ha detto Antonella Messina.
Un distretto per la pasta siciliana, “sul modello di Gragnano”
“Non è un compito facile – spiega Messina – perchè la realtà attuale è molto complicata. Gli aumenti dei costi delle materie prime stanno mettendo in difficoltà tutti. Non soltanto la crisi e la Guerra in Ucraina, ma anche l’estate caratterizzata da tanti incendi che la scorsa estate hanno dimezzato il raccolto in Sicilia”.
I ragazzi “terribili” che stanno rilanciando il marchio storico di Tomasello sostengono che il loro valore aggiunto sia “una morbosa ricerca di qualità. Noi siamo molto attenti da una parte a quella che è la tradizione che ci portiamo dietro ormai da più di 110 anni quella dei nostri bisnonni, e dall’altra alla richiesta sempre maggiore che c’è da parte del consumatore di un prodotto d’eccellenza”.
L’editorialista di BlogSicilia, Toto’ Burrafato, ha così commentato le parole della manager Messina: “queste parole mi hanno consegnato un’emozione fortissima. Ci vuole coraggio per provare a mettere in piedi un’impresa nei momenti in cui tutto il mondo era in lockdown. Fare pasta non è un mestiere semplice”.
Dalla manager del pastificio Tomasello, infine, arriva una proposta per creare un sistema virtuoso che tuteli la produzione siciliana. “Si può crescere soltanto in sinergia. In Sicilia si dovrebbe creare un distretto della pasta, sul modello di quanto realizzato a Gragrano. Il nostro grano è un’eccellenza molto spesso sottovalutata. Adesso si lavora anche nella ricerca sui nostri grani antichi. Sarebbe utile creare una collaborazione tra piccoli e grandi pastifici, per creare una Gragnano siciliana”.
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