Un detenuto nella nona sezione ha cercato di togliersi la vita è ed è stato salvato in extremis dal personale in servizio alla casa di reclusione maresciallo Calogero Di Bona “Ucciardone “. Lo riferisce Il delegato nazionale Fsa-Cnpp Maurizio Mezzatesta che si congratula con i colleghi per avere dimostrato massima professionalità per aver gestito una situazione così delicata.

“Sono stati gli agenti a prestare i primi soccorsi, in attesa dell’arrivo del personale medico, sopraggiunto nell’immediatezza, salvando in extremis la vita al detenuto che si è provocato ferite in modo grave al collo ed alle braccia – continua Mezzatesta – Il personale durante i consueti e frequenti giri di controllo ha prestato soccorso al detenuto che perdeva molto sangue. Le ferite sono state tamponare con le asciugamani poi il detenuto è stato affidato al personale sanitario del carcere ed è stato traportato in ospedale”. Un intervento tempestivo che ha salvato la vita di un uomo.

“L’intervento dei poliziotti – conclude Mezzatesta – è stato tempestivo nonostante i colleghi sono stremati dai carichi di lavoro sproporzionati, dalla carenza di personale, e dal caldo asfissiante, e alla struttura obsoleta e non a passo con i tempi. Lo diciamo da anni la nona sezione è da chiudere”.

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