Un detenuto ha lanciato una bomboletta incendiaria nel carcere Di Bona ex Ucciardone di Palermo e ha ferito un poliziotto. E’ quanto denuncia Gioacchino Veneziano segretario regionale Uilpa Sicilia.
“Poteva finire peggio – è quanto dice Veneziano- se il personale in servizio non avesse avuto quella esperienza e professionalità. Un detenuto italiano, in isolamento disciplinare, rinchiuso alla 9^ sezione usando un pezzo di acciaio realizzato distruggendo un suppellettile, colpiva con violenza il blindato con l’intento di sfondarlo, minacciando gli agenti intervenuti. Il detenuto continuava incendiando una bomboletta di gas in dotazione per usarla come molotov, gettandola verso un poliziotto che è rimasto ferito ed è stato trasportato al pronto soccorso. Le fiamme hanno provocato un principio di incendio che è stato spento con gli estintori del personale in servizio”.
Secondo il sindacalista la situazione nelle carceri è diventata difficile.
“Siamo in guerra – conclude il segretario della Uilpa polizia penitenziaria Sicilia – nelle carceri, e la politica unitamente all’amministrazione deve prendere atto del fallimento gestionale, perché oramai gli episodi di violenza non possono essere gestiti nelle carceri, ma è il momento di pensare seriamente a strutture idonee a contenere i soggetti sovversivi, rimpinguando gli organici. In Sicilia come certiticato dal dipartimento mancano 800 agenti”.
Negli ultimi due mesi, il sistema di giustizia minorile italiano ha registrato una serie di incidenti preoccupanti. Questi eventi, facilmente rintracciabili sui portali di notizie, includono evasioni, risse violente, ritrovamenti di droga e telefonini, incendi e aggressioni a agenti di Polizia Penitenziaria. Ecco alcuni degli incidenti più gravi:
– 14 giugno: evasione di 2 detenuti minorenni dal Carcere minorile di Milano;
– 13 giugno: violenta rissa tra 7 detenuti nel Carcere minorile di Airola;
– 12 giugno: ritrovamento di droga e telefonini nel Carcere minorile di Milano;
– 9 giugno: rogo per protesta nel Carcere minorile di Roma, 3 detenuti minori ricoverati d’urgenza in Ospedale;
– 3 giugno: incendiata una cella nel Carcere minorile di Bari;
– 29 maggio: rivolta di 70 detenuti nel Carcere minorile di Milano;
– 28 maggio: tentata evasione dal Carcere minorile di Catania;
– 28 maggio: incendi e risse nel Carcere minorile di Catania, 4 agenti di Polizia Penitenziaria feriti;
– 28 maggio: nel Carcere minorile di Milano giovane detenuto cerca di strangolare un agente di Polizia Penitenziaria;
– 19 maggio: evasione di un giovane detenuto dal Carcere minorile di Milano;
– 17 maggio: incendiate 3 celle nel Carcere minorile di Roma;
– 22 aprile: violenze e torture nel Carcere minorile di Milano;
– 13 aprile: duplice evasione dal Carcere minorile di Caltanissetta;
– 3 aprile: detenuto aggredisce 3 agenti di Polizia Penitenziaria.
La Polizia Penitenziaria è stanca di vedersi scaricare le responsabilità di un sistema penale completamente allo sfascio, con una governance che non è riuscita ad assicurare condizioni di lavoro idonee a chi serve lo Stato e condizioni di detenzione per i giovani adulti e minorenni degne di un Paese civile.
Il Presidente della Confederazione Sindacati Penitenziari (Consipe) Mimmo Nicotra “chiediamo quindi al Governo, e in particolare al Ministro della Giustizia Carlo Nordio, di prendere atto della gravità della situazione e di valutare l’avvicendamento dell’attuale vertice dipartimentale della Giustizia minorile italiana. È necessario un cambio di passo rispetto alle attuali modalità di gestione, che si è dimostrato non solo inadeguato, ma anche pericoloso per la sicurezza dei detenuti e del personale penitenziario”.