Sono 6 i progetti di depurazione che la regione autorizzerà entro febbraio. Una impresa che sarà possibile con il rafforzamento della collaborazione con le diverse strutture amministrative. Un piano che servirà a ridurre così i tempi di rilascio delle autorizzazioni ambientali. Con questo obiettivo si è svolta ieri la riunione tra l’assessore regionale al Territorio e ambiente Toto Cordaro e il Commissario straordinario unico per la Depurazione Maurizio Giugni. All’incontro hanno preso parte anche il vice Commissario Riccardo Costanza, i vertici del Dipartimento Ambiente e il presidente della commissione tecnica specialistica Aurelio Angelini.
“Esprimo apprezzamento per i sei progetti di depurazione che verranno autorizzati entro febbraio annunciati questa mattina dall’assessore regionale al Territorio e Ambiente, Toto Cordaro”. Questo il commento di Leoluca Orlando, presidente dell’Associazione dei comuni siciliani, che aggiunge: “Proprio l’anno scorso, in vista di questi interventi e di altri necessari finanziamenti e subito dopo l’insediamento del nuovo Commissario, ho sottoscritto come Anci Sicilia un protocollo di intesa che, accolto con entusiasmo dai sindaci dell’Isola, ha già trovato concreta attuazione in numerose realtà territoriali”.
In particolare, lo scorso luglio, è stata avviata una collaborazione strategica tra il Commissario Unico per la Depurazione, Maurizio Giugni, e il Presidente di ANCI Sicilia, Leoluca Orlando, per superare le infrazioni comunitarie in campo fognario e depurativo. Obiettivo dell’accordo, realizzare in modo efficace e celere gli interventi necessari a garantire il superamento della procedura d’infrazione in corso in molti comuni dell’Isola, favorire una gestione efficiente degli impianti realizzati e promuovere le condizioni per lo smaltimento dei fanghi prodotti. L’intesa fa perno sulla conoscenza e sulla sensibilizzazione dei comuni rispetto alla situazione attuale e allo sforzo collettivo necessario per migliorare la qualità ambientale e il servizio idrico integrato siciliano, così come per evitare le sanzioni comunitarie che oggi pesano sull’Isola più che in ogni altra Regione italiana.