La questione del parco da istituire, poi, rischia di adombrare il vero problema in questo momento. “Se l’istituzione del parco di Siracusa e il riconoscimento della sua autonomia finanziaria resta un obiettivo primario – prosegue la storica dell’arte – per consentirgli di reinvestire gli introiti e ridare decoro a uno dei più importanti siti archeologici della Regione (gli incassi nel 2016, € 4.081.801,50, di poco inferiori a quelli, € 4.638.193,00, dell’autonoma Valle dei Templi, non potendo essere reinvestiti nel sito finiscono nel calderone del Bilancio generale della Regione), nell’immediato il problema è che non c’è un soldo in cassa neppure per tagliare le erbacce. E la causa va rintracciata, invece che in un parco che tutti vogliono ma nessuno sa come concretizzare, piuttosto nell’esercizio provvisorio (avviato per due mesi e già prorogato di un altro), perché entro il 2016 non si è riusciti ad approvare il Bilancio regionale. Questo significa che l’Assessorato Beni Culturali può contare solo tre dodicesimi del bilancio dell’anno precedente, un budget minimo da dividere tra tutti i siti e che di fatto non consente di fare nulla o quasi. Servono misure per fronteggiare l’urgenza. Tant’è che qualche giorno fa è intervenuto lo stesso ex assessore Beni Culturali Fabio Granata proponendo provocatoriamente all’assessore Vermiglio di nominarlo, a titolo gratuito, Commissario Straordinario del Parco della Neapolis. Ma data la confusione dilagante, determinata dall’incapacità anche solo di interpretare, prima ancora che di applicare la sua legge, meglio avrebbe fatto l’ex assessore a proporsi come commissario per l’attuazione dell’intero sistema dei parchi archeologici sul territorio regionale! Sempre dalla Gazzetta del Sud (24 feb. ‘17) si apprende, infatti, che si vorrebbero istituire altri due nuovi parchi: Segesta e Imera. Strano, dato che con la riorganizzazione del Dipartimento Beni Culturali del luglio scorso, il primo viene considerato come formalmente già istituito, con tanto di dirigente di Servizio, alla stregua di quelli della Valle dei Templi, Selinunte e Naxos. Forse che si voglia correre ai ripari perché ci si è accorti che in realtà questo parco è solo perimetrato?”