La catena Decathlon chiede al Comune se riuscirà mai ad avere una risposta dall’amministrazione comunale.
“Ci sembra incredibile che di fronte alla proposta che abbiamo avanzato al Comune – ha detto la società a Repubblica – quella di un investimento di 20 milioni di euro, l’amministrazione non ci abbia degnato ancora di una risposta”.
Il colosso dell’abbigliamento sportivo da più di un anno aspetta che Palazzo delle Aquile si esprima sul progetto di aprire un megastore nell’area dell’ex Coca Cola a Tommaso Natale.
A settembre scade il contratto preliminare con la Roberto Abate Spa, gruppo della grande distribuzione siciliana, proprietario dei terreni.
E Decathlon annuncia che non intende rinnovarlo. “L’amministrazione non è evidentemente interessata altrimenti avrebbe seguito le procedure che si seguono in questi casi”.
La vicenda è complessa perché il terreno sul quale Decathlon ha messo gli occhi è sotto sequestro per un’indagine per abuso di ufficio e violazioni edilizie che nel 2013 ha coinvolto alcuni burocrati comunali che avevano rilasciato la concessione per la realizzazione di un cinema multisala. Per gli uffici, questa, è una pratica bollente.
E da mesi chiedono approfondimenti e chiarimenti. Insomma prendono tempo. “Ma si tratta di vicende del tutto estranee al nostro progetto” dice Decathlon che sostiene che il giudice avrebbe dato il suo benestare “a proseguire con l’iter” . Ma il permesso di costruire non arriva.
“Perché non è stata convocata una conferenza di servizi come si fa in questi casi?” dicono dalla società.
L’assessore alle Attività produttive Leopoldo Piampiano sollecita gli uffici: “Mi rendo conto che si tratta di una materia complessa, ma bisogna dire un sì o un no”.
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