E’ pioggia di adesioni al nuovo partito di Cateno De Luca e Dino Giarrusso. Adesioni di sindaci ma anche, si dice, di personaggi politici in fuga dalla Lega
De Luca punta sulla rete dei sindaci
Alla partenza della vera campagna elettorale non è passata inosservata la partecipazione di alcuni amministratori locali della provincia di Palermo. De Luca punta infatti a costituire una rete dei sindaci che lo sostenga a livello territoriale. Un interconnessione con le realtà cittadine a cui hanno ufficialmente aderito Luigi Cino, sindaco di Camporeale, Salvatore Geraci, sindaco di Cerda, e Pio Siracusa, presidente del consiglio comunale di Corleone.
“Noi abbiamo preso di caffè negli scorsi mesi. Oggi inizia la vera e propria fase di arruolamento. Un concetto diverso. Da ora vedrete l’adesione di sindaci, consiglieri comunali ed amministratori – ha sottolineato De Luca -. Gente che è stata spremuta dalla politica e che rappresenta il territorio. Sempre utilizzati come semplici portatori di voti. Ora si materializza l’esercito di liberazione della Sicilia dalla banda bassotti della politica. Qualcuno pensava che il nostro fosse un ragionamento folkloristico. Da oggi cominciamo a contare”. Regola ferrea rimane quella di non ricandidare deputati regionali uscenti. Un principio sul quale Cateno De Luca non torna indietro.
“Lega spappolata, felice della presenza di Gelarda”
Non manca una battuta a quanto sta avvenendo all’interno della Lega. Dopo la mossa del parlamentare Nino Germanà in quel di Messina, che si è alleato appunto con Cateno De Luca, e il risultato deludente conseguito a Palermo, all’interno dei ranghi del Carroccio si è scatenata una diatriba interna, fuoriuscita a causa delle parole di fuoco dell’ex capogruppo Igor Gelarda rivolte al segretario regionale del partito Nino Minardo.
E proprio la figura dell’ex consigliere comunale è spiccata fra i presenti alla conferenza stampa di Cateno De Luca. Contesto nel quale hanno fatto capolino diversi sindaci e alcuni volti noti delle scorse amministrative. Come quello di Filippo Occhipinti, ex consigliere comunali di Italia dei Valori e candidato, nell’ultima tornata elettorale, tra le fila di Fabrizio Ferrandelli.
“Il problema che ha avuto la Lega è semplice. Hanno scelto un segretario regionale indicato da Raffaele Lombardo. Dopodichè, la Lega ha iniziato un percorso e ha imbarcato di tutto. Purtroppo, chi ci ha messo la faccia dall’inizio è ovvio che sono stati calpestati. Gelarda è qui e mi fa piacere. Ho lanciato un appello non solo a quelli che sono gli uomini e le donne che inizialmente hanno portato avanti il progetto e si sono ritrovati scavalcati dall’operazione lavatrice e di riciclaggio politico che stata messa in atto in Sicilia. Ma abbiamo lanciato l’appello a Petralia, vicesegretario giovanile a Catania del PD. Solo per avere manifestato una “simpatia” nei miei confronti, gli hanno imposto un comunicato di smentita che ovviamente non ha firmato e che domani verrà a prendersi un caffè di solidarietà con me”.
Le prime tappe del tour elettorale
Prima tappa del tour a piazza Indipendenza, dove De Luca ha incontrato prima i giornalisti e poi alcuni simpatizzati. Nel pomeriggio l’esponente di Sicilia Vera si dirigerà a Mondello, dove farà una passeggiata sul lungomare per incontrare i cittadini. Dopodichè, l’ex sindaco di Messina si sposterà in provincia. Primo stop a Campofelice di Roccella, dove incontrerà una delegazione di agricoltori e sostenitori. De Luca si sposterà poi a Termini Imerese, per poi chiudere la giornata con un comizio elettorale a Cerda, fissato per le 22.00.
Adesioni sono schiaffo alla “Banda Bassotti”
“Ogni adesione al nostro progetto politico è una pugnalata politica nei confronti della banda bassotti. Confermo ancora una volta il nostro sostegno alla ricandidatura di Nello Musumeci. Vogliamo fortemente che sia inchiodato alle sue responsabilità politiche per le quali meriterebbe la revoca della cittadinanza siciliana. Noi, conclude Cateno De Luca, non torniamo indietro, non siamo disposti ad accettare compromessi e siamo pronti ad andare fino in fondo perché ciò di cui abbiamo bisogno è solo il sostegno della gente” conclude De Luca
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