“Sul Ddl Zan e sui nostri corpi nessuna mediazione”: il Palermo Pride continua nella lotta. Giovedì 4 novembre alle 17 il coordinamento Palermo Pride convoca la città in piazza Pretoria in contemporanea con la presentazione del libro “Il delitto di Giarre. 1980: un ‘caso insoluto’ e le battaglie del movimento LGBT+ in Italia” di Francesco Lepore, organizzata a palazzo delle Aquile lo stesso giorno, alla stessa ora con la partecipazione di Angela Bottari (Pd), Barbara Masini (Fi), Ivan Scalfarotto (Iv) oltre che del sindaco di Palermo Leoluca Orlando e di altri relatori.
“Invito irricevibile”
Era stato invitato a portare i saluti del coordinamento Palermo Pride Luigi Carollo, uno dei portavoce. “Riteniamo irricevibile l’invito dell’amico Francesco Lepore a un tavolo in cui siede chi ha svenduto i nostri diritti sull’altare delle mediazioni di governo già nel 2013 – fa sapere il direttivo del coordinamento Palermo Pride, in riferimento alla presenza del sottosegretario al ministero dell’Interno Scalfarotto -. Non tollereremo oltre lezioni sulla buona politica e sulla necessità di mediare per ottenere una legge. Ma quali accordi, ma quale mediazione? Sui nostri corpi nessuna condizione”.
Nessuna mediazione
Questo slogan ha anche scandito l’avanzare della testa del corteo del Palermo Pride lo scorso sabato 30 ottobre. “Ivan Scalfarotto, nel 2013, stava già smontando la legge Reale Mancino cedendo alle provocazioni dell’Udc e dell’ala cattodem del Pd. Scalfarotto oggi sostiene che sul ddl Zan era necessario mediare: ma su cosa? Sull’identità di genere e sulla scuola ovviamente. I nostri diritti sono stati svenduti sull’altare delle trattative per costruire una nuova coalizione politica di centro destra che va da Italia Viva fino alla Lega. In pieno accordo con Luigi Carollo, invitato come portavoce del coordinamento Palermo Pride – continua la nota – non parteciperemo quindi alla presentazione de ‘Il delitto di Giarre. 1980: un ‘caso insoluto’ e le battaglie del movimento Lgbt+ in Italia’ prevista per il 4 novembre. Auguriamo tuttavia buon lavoro a Francesco: il suo libro è prezioso e importante e continueremo a supportarlo come fatto finora”.
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