- Ddl fermo in “attesa del parare del governo in commissione bilancio”
- L’appello di Lupo, Cracolici ed Arancio “Il presidente della Regione non può chiudere gli occhi”
- “Musumeci informi l’Ars se e quando intende dare la prevista copertura finanziaria”
- La norma sposata anche dal Presidente dell’Ars
“Il Disegno di legge contro la povertà, voluto da tutto il parlamento regionale e che nelle intenzioni avrebbe dovuto essere approvato in tempi rapidi, è ancora fermo in attesa del parere del governo Musumeci per la copertura finanziaria. Il presidente della Regione non può chiudere gli occhi di fronte al dilagare della diseguaglianza sociale”. Lo dicono Giuseppe Lupo capogruppo Pd all’Ars e i componenti della commissione Salute e Servizi sociali Antonello Cracolici e Giuseppe Arancio.
Disegno di legge fermo
“L’Assemblea regionale ha accolto unanimemente l’appello lanciato dalla Comunità di Sant’Egidio e condiviso da tutte le associazioni del terzo settore di approvare una legge per far fronte alle esigenze delle persone più bisognose della nostra Isola colpite dall’aggravarsi della crisi economica a causa della pandemia. Il presidente Musumeci informi l’Ars se è quando intende dare la prevista copertura finanziaria di appena dieci milioni l’anno per il prossimo triennio al disegno di legge per la lotta alla povertà fermo in attesa del parere del governo in Commissione bilancio”.
Il ddl approvato lo scorso 1 giugno
La commissione Sanità dell’Ars ha approvato il disegno di legge contro la povertà lo scorso 1 giugno quasi all’unanimità vista l’astensione del Movimento 5 Stelle. Evento che suscitò la reazione di Gianfranco Micciché che disse: “Mi spiace per i rappresentanti del Movimento 5stelle che si sono astenuti e non hanno capito l’importanza della norma”.
Proprio Miccichè si era espresso, alla vigilia della votazione in aula e nel corso di una visita alla comunità di Sant’Egidio a Catania, sull’importanza dell’approvazione unanime del disegno di legge.
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