“Mi verrebbe da dire che la DC vera è quella di Renato Grassi, dove sono anch’io, ma preferisco non iscrivermi al coro di chi pontifica e non fa messa.
Una vera rinascita della DC la si potrà ottenere solamente quando la stessa non si considererà un partito privato, come negli ultimi decenni abbiamo assistito”. Lo dichiara il commissario regionale della Dc, Totò Cuffaro.
“Con lavoro e sacrificio, andando per strada”
“Sarebbe meglio se tutti i signori che litigano per la titolarità del nome o della mera proprietà del simbolo, evitassero di arrogarsi il diritto di ‘essere loro la DC’ e si impegnassero a fare come ho fatto io in Sicilia, con lavoro e sacrificio, presentando le liste, andando per strada a parlare di Democrazia Cristiana tra la gente, offrendo realmente ai cittadini il desiderio e l’opportunità di riaverla”.
“La gente è tornata a votare un’idea e una storia”
Prosegue Cuffaro: “Abbiamo fatto così in Sicilia in questi ultimi anni, prendendo tanti voti ed eleggendo Deputati Regionali e Consiglieri Comunali.
La gente ha ritrovato il nostro simbolo nella scheda elettorale ed è tornata a votare un’idea ed una storia, anche se non abbiamo potuto utilizzare lo Scudo Crociato storico, per non entrare in contenzioso con l’UDC, allora, abbiamo deciso di utilizzare il nuovo simbolo, con la ‘bandiera crociata’ e con la Scritta Democrazia Cristiana”.
“Elettori legittimi proprietari della Dc”
“Ciò nonostante, siamo riusciti a far rinascere ugualmente la DC. Penso che la DC non sarà ne di questa o ne di quell’altra persona, ma di chi l’ha votata, i suoi elettori, loro sono i legittimi proprietari. Finalmente!”, conclude Cuffaro.
Cuffaro a vertice con la Libertas
Il commissario della Democrazia Cristiana Nuova, Totò Cuffaro a vertice con i membri della Libertas nei primi giorni di marzo per gettare le basi per un percorso comune.
Il gruppo politico con a capo Cuffaro punta a favorire l’inclusione, la solidarietà e il benessere sociale attraverso la promozione sportiva e culturale sul territorio. La Libertas, soggetto vicino alla Dc nella promozione degli stessi valori, punta alla costruzione di un solido dialogo.
Un soggetto politico che si rifà alla tradizione democristiana
Totò Cuffaro, e il vice commissario Pippo Enea, hanno incontrato il presidente della Libertas nazionale, Andrea Pantano, e il presidente onorario Calogero Musacchia. “Sono state gettate le basi per iniziare un percorso insieme – dichiara Cuffaro -. Condividiamo l’idea di un soggetto politico che si rifà alla tradizione Democristiana, quella di Sturzo e De Gasperi, basata sui valori della famiglia, della solidarietà, della giustizia, del lavoro e dell’accoglienza. Insieme ai vertici nazionali della Libertas pensiamo ad un percorso comune che favorisca l’inclusione, la solidarietà e il benessere sociale, obiettivi che la Dc persegue. Siamo convinti che lo sport sia il giusto collant per tenere insieme le cose che contano”.
I presupposti per costruire un solido dialogo
“Solleciteremo i nostri iscritti affinché riconoscano nella Libertas un soggetto a noi vicino nella promozione sportiva e culturale sul territorio al quale tesserarsi”, aggiunge Enea. “Una visione comune sulle priorità del Paese, l’idea di una società capace di evolvere e vivere il cambiamento, mettendo al centro i valori che ci appartengono, come la famiglia, l’accoglienza dell’altro, il senso della legalità e la centralità del diritto al lavoro. Sono questi i presupposti per costruire un solido dialogo e un percorso che possiamo tracciare insieme. – ha sottolineato Pantano -. Siamo infatti convinti che lo sport possa contribuire in modo significativo ed estremamente concreto alla costruzione di una società centrata sui cittadini, che sappia rispondere alle urgenze sociali ed economiche con serietà e lucidità”.
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