Una giornata per ricordare David Sassoli e quanto ha fatto per l’Europa.
L’intitolazione della Biblioteca del dipartimento di Scienze Politiche di Palermo
Sabato 12 marzo a partire dalle 10.30, alla presenza della vice Presidente del Parlamento Europeo, Pina Picierno, del Rettore dell’Università degli Studi di Palermo, Massimo Midiri, del vice presidente della Regione siciliana, Gaetano Armao, del sindaco della città di Palermo, Leoluca Orlando, e dello Europe Direct di Palermo, si svolgerà presso la facoltà di Scienze Politiche di Palermo, Collegio San Rocco, (via Maqueda 324), una cerimonia pubblica di intitolazione all’onorevole David Sassoli, scomparso nel gennaio scorso, della sala della Biblioteca del Dipartimento di Scienze Politiche del capoluogo siciliano.
Spazio sull’Europa e sulle politiche di coesione
Sarà allestito uno spazio sull’Europa con distribuzione di pubblicazioni e mostra sulle politiche di coesione. L’evento nasce dal desiderio dell’Università degli Studi di Palermo e dal Dipartimento di Scienze politiche di organizzare, in presenza, una giornata da dedicare a Sassoli e all’Europa.
“L’armonica mescolanza tra culture promossa da Sassoli”
Il direttore del Dipartimento di Scienze Politiche, prof. Costantino Visconti, spiega l’obiettivo della giornata: “L’intitolazione della sala della Biblioteca all’Onorevole David Sassoli, eletto per la prima volta nel 2009 come deputato del PE e allo scranno della Presidenza nel 2019, vuole rappresentare un riconoscimento dell’intera comunità accademica all’uomo delle istituzioni unanimamente apprezzato, convinto e appassionato europeista, distintosi per competenza, gentilezza e generosità.
La sala della Biblioteca, luogo non solo di studio ma anche di incontro e di dialogo dei nostri studenti provenienti da varie parti del mondo, è il simbolo di quella armonica mescolanza tra differenti culture, promossa appunto da David Sassoli, e che ben esprime l’idea del cosmopolitismo quale antidoto al razzismo e alla guerra.
Il Presidente Sassoli con il suo operato ha saputo rafforzare le istituzioni europee anche nel difficile momento della pandemia, spingendo l’UE a sospendere il patto di stabilità e crescita al fine di consentire agli Stati membri di investire più risorse nella coesione sociale e nello sviluppo economico”.
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