“Nella gestione dell’Ufficio del Genio civile di Catania emergono ipotesi di grave negligenza e di mala amministrazione, soprattutto in relazione alle omesse azioni preventive per la sicurezza degli alvei dei corsi d’acqua. Ho disposto un’immediata attività ispettiva affinché entro le prossime 24 ore vengano accertate le responsabilità”.
Lo annuncia il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, dopo che, nelle scorse settimane, il capo del Genio civile di Catania non aveva ritenuto di intervenire con somma urgenza per liberare da detriti e rifiuti gli alvei di fiumi e torrenti ricadenti nel territorio della provincia etnea.
“Analoga indagine – aggiunge il governatore- ho disposto a carico dei vertici del Genio civile di Palermo, per le medesime circostanze, mentre voglio verificare la corretta attività di vigilanza esperita dal dirigente generale del Dipartimento regionale tecnico. Non è più tollerabile che, per dolo o per colpa di chi ricopre ruoli di alta responsabilità, debbano pagare sempre e solo i cittadini. Da adesso, alla Regione chi sbaglia paga!”.
La decisione del Presidente della Regione arriva poche ore dopo la visita del governatore nei territori danneggiati dal nubifragio degli ultimi giorni. Nello Musumeci ha visitato le aree alluvionate del territorio di Lentini, in provincia di Siracusa. Accompagnato dall’assessore all’Agricoltura Edy Bandiera, dal capo della Protezione civile regionale Calogero Foti e dai sindaci dei Comuni di Lentini Saverio Bosco e Carlentini Giuseppe Stefio, il governatore si è reso conto personalmente di quanto accaduto nelle zone colpite dal maltempo. Il governatore ha ricordato i sei milioni di euro già stanziati dalla Giunta regionale come primo intervento per rimuovere le macerie, riattivare la viabilità nelle strade di particolare interesse provinciale e comunale e ripristinare le infrastrutture distrutte, ma ha rassicurato anche sui futuri provvedimenti nei confronti delle aziende danneggiate.
Ma non basta intervenire quando il danno è fatto. L’esigenza è quella di prevenire e mettere in sicurezza territori troppo fragili, sistemare le infrastrutture ma soprattutto lavorare sul dissesto idrogeologico divenuto una piaga inaccettabile per i nostri territori. “Abbiamo istituito l’autorità di bacino che mancava da vent’anni – ha raccontato Musumeci ai sindaci – e sarà quella a fare da struttura interdipartimentale di coordinamento per prevenire questi fatti e fare in modo da evitare che quando piove in Sicilia diventi calamità e quando non piove in Sicilia diventi anche quella una calamità”
Il presidente ha voluto portare il proprio ai sindaci la vicinanza della Regione raccontando di persona cosa si sta facendo e cosa si attende e si spera arrivi da Roma ovvero aiuti economici concreti e consistenti come è stato da più parti promesso. Adesso l’annuncio dell’indagione interna sulle gestione della crisi.
In serata, infine nella sede etnea della Regione, Musumeci ha convocato una riunione con i vertici e i funzionari della Protezione civile, per fare il punto della situazione sui danni causati dal maltempo nell’Isola. In particolare, si è discusso dei provvedimenti da adottare dopo la destinazione dei primi sei milioni di euro, da parte del governo regionale, a favore degli enti locali. Domani mattina, sempre a Catania, si terrà una seduta della Giunta di governo per deliberare alcuni interventi per i Comuni colpiti dal terremoto del 6 ottobre.
Nel pomeriggio, Musumeci effettuerà un sopralluogo nel territorio del Sud Simeto, alluvionato dalle piogge dei giorni scorsi. Ad accompagnarlo sarà sempre il capo della Protezione civile regionale Calogero Foti con il responsabile provinciale Giovanni Spampinato.
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